UDINE - Fa tardi alla festa di compleanno del nipote rom e il sorvegliato speciale rimane sorpreso dal controllo. Visti i suoi trascorsi turbolenti e i suoi guai con la giustizia, un cittadino rom di 39 anni che vive nel campo nomadi di Udine è sottoposto alla sorveglianza speciale che gli impone di rimanere a casa dopo le 22; è una prescrizione tassativa che non ammette eccezioni.
Probabilmente lui non è dello stesso avviso e pensa che andare alla festa di compleanno di un nipote con tutta la sua famiglia sia una piccola concessione consentita. Così, sabato scorso, 24 febbraio, passa una piacevole serata con i parenti mangiando la torta di compleanno. La festa finisce dopo le 23 ed è a quell'ora che l'uomo carica tutta la famiglia in auto e fa rientro.
Alle 23.30 incontra una pattuglia dei carabinieri che lo ferma. Sono i militari della stazione di Udine Est, gli stessi che in serata lo avevano inutilmente cercato al campo nomadi per il controllo. L'uomo si giustifica dicendo che il tempo era volato in fretta durante la rimpatriata in famiglia. I carabinieri gli spiegano che anche per questo genere di assenze dal domicilio è necessaria un'autorizzazione del tribunale, che lui al momento non ha e, per questo lo denunciano per la violazione della sorveglianza speciale con obbligo di dimora.
Un fine settimana di denunce
Durante il fine settimana appena trascorso i carabinieri della compagnia di Udine, comandanti dal tenente Ilaria Genoni hanno intensificato l'attività di vigilanza nel capoluogo friulano. Nel corso dei controlli, oltre al rom sorvegliato "davvero" speciale, sono stati denunciati un sudamericano, un marocchino e un pakistano, di età ricompresa tra i 21 e i 32 anni, ai quali era stato notificato il divieto di ritorno nel comune di Udine. Tutti e tre stavano bivaccando nella zona di Borgo Stazione, infischiandosene anche loro dell'obbligo imposto.
Ultimo aggiornamento: 15:55
© RIPRODUZIONE RISERVATA Probabilmente lui non è dello stesso avviso e pensa che andare alla festa di compleanno di un nipote con tutta la sua famiglia sia una piccola concessione consentita. Così, sabato scorso, 24 febbraio, passa una piacevole serata con i parenti mangiando la torta di compleanno. La festa finisce dopo le 23 ed è a quell'ora che l'uomo carica tutta la famiglia in auto e fa rientro.
Alle 23.30 incontra una pattuglia dei carabinieri che lo ferma. Sono i militari della stazione di Udine Est, gli stessi che in serata lo avevano inutilmente cercato al campo nomadi per il controllo. L'uomo si giustifica dicendo che il tempo era volato in fretta durante la rimpatriata in famiglia. I carabinieri gli spiegano che anche per questo genere di assenze dal domicilio è necessaria un'autorizzazione del tribunale, che lui al momento non ha e, per questo lo denunciano per la violazione della sorveglianza speciale con obbligo di dimora.
Un fine settimana di denunce
Durante il fine settimana appena trascorso i carabinieri della compagnia di Udine, comandanti dal tenente Ilaria Genoni hanno intensificato l'attività di vigilanza nel capoluogo friulano. Nel corso dei controlli, oltre al rom sorvegliato "davvero" speciale, sono stati denunciati un sudamericano, un marocchino e un pakistano, di età ricompresa tra i 21 e i 32 anni, ai quali era stato notificato il divieto di ritorno nel comune di Udine. Tutti e tre stavano bivaccando nella zona di Borgo Stazione, infischiandosene anche loro dell'obbligo imposto.