UDINE - Le restrizioni ai movimenti di zone rosse e arancioni non riducono gli abbandoni di rifiuti: Palazzo D’Aronco ha infatti esaurito il fondo annuale che aveva stanziato (e già implementato una volta) per la pulizia e il ripristino di aree soggette ad abbandoni di immondizie e ha quindi messo a disposizione ulteriori 15 mila euro per garantire il servizio nei mesi di aprile e maggio, in attesa di pubblicare un nuovo bando di gara.
AUMENTO
Tra la metà dell’anno scorso e l’inizio di quest’anno, infatti, questi comportamenti incivili sono aumentati in maniera decisa, come testimonia lo stesso documento comunale: «Nel corso dell’anno 2020 e nei primi mesi del 2021 si è verificato un cospicuo aumento dell’abbandono dei rifiuti e dei conseguenti interventi di recupero e pulizia, che ha comportato la “saturazione” dell’importo complessivo disponibile per l’appalto in oggetto avviato nel mese di maggio 2020 – cita la determina dell’Ufficio ambiente -, pertanto si è reso necessario addivenire consensualmente alla risoluzione anticipata del contratto a far data dal 31 marzo 2021 e, nelle more della definizione di un nuovo affidamento, garantire le medesime attività dell’appalto in oggetto per il periodo di due mesi (aprile e maggio 2021)».
SOCIAL
Che fossero aumentati gli abbandoni dei rifiuti era già una sensazione diffusa, testimoniata da molti post pubblicati sui social con immagini di sacchi e sacchetti lasciati a terra, con scarso senso civico, attorno ai bidoni o in luoghi improvvisati: negli ultimi mesi, ad esempio, sono stati segnalati conferimenti irregolari in via Pozzuolo, dietro il cimitero di Paderno, così come in varie stradine del quartiere dei Rizzi. Per cercare di porre un freno al fenomeno, il Comune la scorsa estate ha acquistato 10 fototrappole ambientali che vengono posizionate nei punti più delicati (scelti sulla base delle segnalazioni dei cittadini e delle indicazioni dell’Ufficio Ambiente e della Net) per immortalare sul fatto i comportamenti scorretti.