Acciaieria a Porto Nogaro, il progetto targato Metinvest-Danieli non si ferma: «Sarà un sito green»

Mercoledì 21 Giugno 2023 di Antonella Lanfrit
La zona di Porto Nogaro

UDINE - Un'acciaieria green all'avanguardia per una capacità produttiva di 3 miliardi l'anno nella zona industriale di Porto Nogaro, nei pressi in cui il fiume Corno si getta nella laguna di Grado e Marano: è il progetto industriale targato Metinvest-Danieli che potrebbe realizzarsi in Friuli Venezia Giulia, con un investimento di un miliardo, la creazione di 600 posti di lavoro e alcune centinaia nell'indotto. Il Pil del Friuli Venezia Giulia, stante alle stime dei proponenti, crescerebbe dell'8%, addirittura del 16% il Pil della provincia di Udine, dove si realizzerebbe l'impianto. È il progetto che in questi giorni ha riacceso le sponde dei pro e contro in regione, dopo la prima illustrazione di un anno fa, quando alla presenza tra gli altri dell'assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini nella sede della regione a Udine ci fu la conferenza istruttoria in vista dell'accordo di programma per l'esecuzione del progetto integrato infrastrutturale industriale, capacità logistica e implementazione dell'accessibilità al porto di San Giorgio di Nogaro.
In sostanza, tutti gli interventi necessari per creare le condizioni idonee al successivo insediamento già allora definito «il più performante d'Europa». Con la Regione a investire 80 milioni nei preliminari 80. Interventi, peraltro, preceduti dallo studio propedeutico degli atenei di Udine e Trieste per verificare la possibilità di coniugare le esigenze di sviluppo del tessuto sociale e del contesto ambientale, Da allora parte del territorio interessato all'opera si è mobilitato e ha messo insieme un lungo elenco di potenziali criticità trasferite nelle prese di posizione di associazioni ambientaliste e comitati contrari alla realizzazione della mega acciaieria, che ieri hanno ribadito la posizione in un'assemblea pubblica in municipio a Udine.
All'origine del «no» all'acciaieria, articolati motivi ambientali, sociali ed economici, illustrati da Sandro Cargnelutti presidente regionale di Legambiente; Maurizio Fermeglia già rettore dell'Università di Trieste ed esponente Wwf Fvg; Valerio Garzitto, ingegnere chimico; Aldevis Tibaldi, geologo.

Il gruppo siderurgico Metinvest, con base in Ucraina e sedi in Europa e Usa, dovrebbe confermare l'investimento entro settembre 2023, da realizzare con Danieli, che supporta l'area in Fvg.

E proprio il Gruppo friulano ieri, in concomitanza con l'assemblea udinese, è tornato sul progetto, per «offrire alcuni elementi utili al dibattito e consentire di formarsi un'opinione libera e qualificata». Danieli premette di condividere «l'attenzione per l'ambiente, la salvaguardia del paesaggio e della natura, così come delle attività turistiche» e ricorda che «sviluppiamo le nostre tecnologie con l'obiettivo della massima efficienza sotto il profilo ambientale, energetico e produttivo». Quanto all'acciaieria green, «per realizzare l'impianto di San Giorgio di Nogaro impiegheremo le migliori professionalità e le più innovative tecniche impiantistiche scrive in una nota - basate sui più alti standard dell'automazione e sull'intelligenza artificiale. Sarà una realtà produttiva green basata sui principi dell'economia circolare», garantisce.
Conferma alcuni numeri: 3 miliardi di fatturato l'anno, + 8% per il Pil regionale e +16% per quello di Udine. Perciò, Danieli «auspica che un'opportunità come questa sia presa nella giusta considerazione, con un dibattito pacato, razionale e al quale vogliamo contribuire». Le critiche non si concentrano sulla tecnologia all'avanguardia che sarebbe impiegata, non messa in dubbio, ma considerano che «a non essere adeguato è il luogo», per «lo squilibrio che ingenererebbe nell'area lagunare una mega acciaieria», ha affermato tra l'altro Garzitto. Legambiente Fvg, ha anticipato Cargnelutti, «invierà una lettera al ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso per chiedergli quale sia il piano nazionale per l'acciaio e che ne pensi di un'acciaieria "spiaggiata" sulla laguna». Il dibattito è aperto.

Ultimo aggiornamento: 22 Giugno, 07:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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