Edilizia agevolata, il Piano della Regione per incentivare il recupero

Lunedì 1 Novembre 2021 di Maurizio Bait
Case di edilizia agevolata: la Regione ha indicato le linee guida di intervento per favorirne il recupero

UDINE - Scorrere la graduatoria delle domande di edilizia agevolata (bonus prima casa) per le istanze presentate dopo l’aprile 2020, ma anche il sostegno diretto rispetto all’interesse nei confronti dell’edilizia convenzionata, allorché iniziative già avviate negli anni precedenti giungeranno al punto da consentire l’individuazione degli assegnatari o acquirenti. E poi l’aiuto alle famiglie in affitto con difficoltà economiche per riuscire a pagare il canone di locazione. Infine i contributi all’installazione di ascensori in fabbricati che ne siano privi o all’adeguamento di quelli esistenti, allo scopo di migliorarne l’accessibilità. Sono le priorità indicate nel Piano annuale 2021 delle politiche abitative, appena licenziato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alle infrastrutture e al territorio Graziano Pizzimenti. 
LA DECISIONE 
Il provvedimento, che “discende” dalla legge regionale 1 del 19 febbraio 2016 (Riforma organica delle politiche abitative e riordino delle Ater), prende le mosse dalla considerazione che “le istanze del territorio, provenienti da Comuni, Ater, privato sociale (Onlus), privati (imprese realizzatrici di alloggi in convenzionata) e Aziende di servizi alla persona – spiega Pizzimenti - hanno continuato a evidenziare negli anni la volontà di coniugare, per lo più , la riqualificazione del patrimonio edilizio alla necessità che si continui a sostenere i privati cittadini nel loro diretto impegno economico per le case di proprietà”.
Pertanto la Regione conferma e rilancia “la necessità di favorire gli interventi di recupero di immobili esistenti rispetto alle nuove edificazioni con riferimento agli immobili sia di proprietà delle Ater sia dei Comuni”, prosegue l’assessore, al fine di “destinarli a nuclei o famiglie in stato di debolezza sociale o anziani bisognosi di casa o assistenza di vario tipo anche se, soprattutto con riferimento alle proposte legate all’edilizia sovvenzionata delle Ater, emerge comunque la necessità di rinvenire ulteriori alloggi per le fasce più deboli della popolazione”.
Non ultimo, fra le intenzioni regionali campeggiano l’efficientamento energetico, comprendendo anche gli incentivi del Gse, ossia il Gestore di servizi energetici che è la società garante della promozione dello sviluppo sostenibile. Infine riconfermato l’impegno per sostenere gli interventi di adeguamento antisismico, in particolare per gli edifici realizzati fra il 1960 e il 1970.
L’EMERGENZA
Graziano Pizzimenti, nel proporre il Piano casa 2021 alla Giunta Fedriga, ha osservato, inoltre, che “il 2020 e parte del 2021, causa l’emergenza epidemiologica da Covid-19, hanno evidenziato il rallentamento e il conseguente posticipo nella conclusione di tanti cantieri edili”. Il fenomeno si è rivelato evidente “soprattutto con riferimento agli stanziamenti finora assegnati all’azione di sostegno alle iniziative del coabitare sociale e delle forme innovative dell’abitare”, che nell’ultimo triennio hanno impegnato 45 milioni di euro. Tal genere d’interventi continua a manifestare “un andamento estremamente lento delle opere che impone un’attenta valutazione circa l’effettiva urgenza finanziaria del settore”. In ogni caso – conclude l’assessore - “il contesto storico dovuto allo stato emergenziale per il contenimento dell’epidemia, dal quale sono già emerse criticità economiche e sociali a partire dalla liquidità delle nostre famiglie, impone l’avvio di un percorso per accertare eventuali sopravvenute necessità di sostegno all’abitare”.
I FONDI DEL PNRR
Quanto al Piano nazionale di resistenza e resilienza (Pnrr), la Regione sottolinea, infine, “le recentissime misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti di sostegno economico, finalizzato in materia di politiche abitative in particolare alla sicurezza sismica e statica e all’efficientamento energetico”.

Su questo fronte, tutt’altro che “accessorio”, sono stati messi in campo per il Friuli Venezia Giulia poco meno di 62 milioni di euro a sostegno di “programmi che impegneranno i soggetti attuatori e in via prioritaria le Ater”.

Ultimo aggiornamento: 08:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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