La Riviera friulana "bussa" all'Unesco per diventare il sesto marchio di patrimonio dell'umanità

Morandini: "Quest'area rappresenta la vera ricchezza del turismo del Nordest e del Friuli Venezia Giulia"

Lunedì 21 Agosto 2023 di Antonella Lanfrit
La Riviera friulana "bussa" all'Unesco per diventare il sesto marchio di patrimonio dell'umanità

UDINE - Il Friuli Venezia Giulia potrebbe aggiungere un sesto marchio Unesco ai cinque che già ne riconoscono il patrimonio storico e naturale del tutto eccezionale, tanto da essere un bene per l'umanità. A puntare a una forma di riconoscimento è, infatti, la Riviera friulana, quell'area che costituisce il retroterra delle grandi realtà balneari dell'Alto Adriatico, Lignano Sabbiadoro e Grado.

Una striscia di terra tra i fiumi Tagliamento e Isonzo e la linea delle risorgive, come si legge nella descrizione che ne fa l'associazione culturale Riviera friulana, la quale, insieme al Club Unesco Udine, sta lavorando per raggiungere l'obiettivo.


L'ANTEFATTO
L'associazione culturale, nata sotto la spinta di amministratori, imprenditori e operatori economici dopo un volume del giornalista Carlo Morandini che ha descritto questa fascia di terra del Friuli Venezia Giulia, ha lo scopo di far conoscere un'area spesso trascurata, ma che «rappresenta la vera ricchezza del turismo Fvg e del Nordest», sostiene il presidente Morandini, ora che il sodalizio ha avuto il via libera alla richiesta di divenire socio del Club Unesco Udine. Un'azione che segue a quella che il Club Unesco ha già fatto, divenendo nei mesi scorsi a sua volta un aderente dell'associazione Riviera Friulana. Allora, era stata proprio la presidente del Club, Renata Capria d'Aronco, a lanciare l'idea della candidatura della Riviera friulana a sito Patrimonio dell'umanità e ora, con l'ingresso del sodalizio culturale nel Club udinese, questa idea si è rafforzata.


IL PERCORSO
«Da qui in avanti saranno importanti, anche se di per sé non necessarie, le deliberazioni al riguardo dei Consigli comunali interessati», spiega Morandini, che presiede l'associazione Riviera Friulana.
Il sodalizio è pronto a fare tutto il possibile per giungere al riconoscimento, poiché sarebbe «un'opportunità unica per far crescere ulteriormente un'area che negli ultimi anni sta vivendo una fase di crescita qualitativa, anche grazie alla ritrovata consapevolezza delle potenzialità di un impegno comune da parte dei suoi animatori, degli operatori, delle realtà di pregio afferma Morandini -. Un percorso già concretizzato in altre realtà analoghe come la Riviera delle Palme, la Riviera dei Fiori, la Riviera del Conero, la Riviera romagnola, la Riviera del Salento, la Riviera amalfitana, ma anche, in Croazia, la Riviera del Quarnaro».


MARCHIO REGISTRATO
Riviera Friulana, per altro, è anche un marchio registrato soggetto a tutela, «per evitare lo sfruttamento commerciale del termine e possibili distorsioni a un percorso trasparente, condiviso e solare», aggiunge il presidente. Convinta delle chance della Riviera è la presidente del Club Unesco, Capria d'Aronco: «In maniera sinergica dice tendiamo a far sì che l'eccezionale ambito possa aspirare a essere annoverato fra le magnificenze premiate dall'Unesco, in quanto possiede un sublime valore universale, grazie a tradizioni, idee, credenze, opere artistiche e letterarie singolari, avvenimenti, fenomeni naturali strepitosi e aree di superba bellezza».

Ultimo aggiornamento: 11:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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