Dalla sala parto alla piazza: un lampione acceso per ogni bimbo che nasce

Giovedì 26 Gennaio 2023
Un lampione acceso annuncia la nascita di un bambino

UDINE - Un lampione che si accende per ogni nuovo nato all'ospedale di Udine: è l'idea proposta dal Consorzio di Cooperative Il Mosaico, che l'amministrazione Fontanini ha accolto con entusiasmo, in occasione del 2 febbraio (Giornata per la vita), ma che attira le critiche del Pd, convinto che il sostegno alla natalità passi per ben altre vie. Il progetto del Consorzio, che coinvolge l'Azienda Ospedaliera di Udine e in particolare il reparto di Ostetricia, prevede di posizionare, in un luogo adeguato, presso il reparto di Ostetricia del Santa Maria della Misericordia un pulsante che, attivato da persone incaricate in occasione di ogni nascita (l'ostetrica o il padre del nuovo nato), invii, tramite un sistema stabile di trasmissione, un segnale capace di far accendere un lampione in Piazza del Lionello.

«DEVONO VEDERE TUTTI»
«Il convinto sostegno del Comune parte innanzitutto dalla volontà di riaffermare nuovamente come Udine sia una città che ama la vita e che vuole comunicare a tutti la disponibilità ad accogliere la vita che nasce - commenta il consigliere delegato alla famiglia, Giovanni Govetto -. L'obiettivo del progetto è fare in modo che tutte le persone che si trovano a passare in Piazzetta del Lionello possano sapere e vedere e, eventualmente, brindare, quando una nuova vita viene al mondo. Riteniamo che la nascita di un bambino sia un bene per tutta la comunità, non solo per i genitori e per i familiari. Una volta c'erano le campane che suonavano a festa, oggi un lampione che si accende e che rimarrà acceso per alcuni minuti».

LE OPPOSIZIONI
Non è altrettanto entusiasta Salvatore Spitaleri, coordinatore della segreteria regionale del Pd: «Proprio brillante' l'idea della coppia Barillari-Govetto: in epoca di culle vuoto scoprono che si può fare un collegamento con la sala parto e accendere una luce in strada è intervenuto -. Sarebbe stato più concreto e utile un collegamento con il vicegovernatore Riccardi, e magari un atteggiamento meno compiacente della giunta Fontanini verso Fedriga. Ma Fontanini lo ha ripetuto in tutte le lingue che il Comune non ha competenza in materia sanitaria, come peraltro in materia di sicurezza o di migranti: fatica inutile perché è sotto gli occhi di tutti che la sua giunta e maggioranza non sono competenti. Il lampione o meglio il faro sottolinea Spitaleri - la giunta Fontanini avrebbe dovuto accenderlo da mesi sulla situazione dell'ospedale, dei professionisti sanitari, del depauperamento della sanità territoriale, della carenza dei medici di base, delle difficoltà del pronto soccorso. Invece si branca nel buio. Oltre all'incompetenza aggiunge l'esponente dem - c'è anche l'imbarazzo per una demagogia che non è vero rispetto per le vite nascenti e meno ancora per quelle bisognose e sofferenti».

    
 

Ultimo aggiornamento: 11:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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