​Acquedotto nel mirino dei ladri:
furti ingenti e gravi danni funzionali

Mercoledì 10 Agosto 2016 di Paola Treppo
Il sistema del depuratore del Poiana Spa
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CIVIDALE DEL FRIULI (Udine) - «Cosa vuole che le dica.. Evidentemente ci vogliono bene». Non può che prenderla con filosofia e rimboccarsi le maniche per rimettere il sistema in perfetto funzionamento, il direttore dell’acquedottoPoiana Spa” che ha sede a Cividale del Friuli.

Ieri, martedì 9 agosto, i tecnici della società hanno rilevato una problema al depuratore di via degli Abeti e sono intervenuti subito sul posto. All’arrivo la brutta sorpresa. «I ladri, che io credo siano sempre quelli, hanno tagliato prima i cavi della videosorveglianza, così da non essere ripresi e riconosciuti. Poi hanno forzato la porta con un qualche arnese e sono entrati bel vano dove sono montati i quadri elettrici, e li hanno portati via. Quindi hanno tentato di scassinare anche la porta che immette nella stanza dei soffiatori ma non ci sono riusciti. In generale hanno fatto un bel macello, tagliando cavi e strappando reti. Non sappiamo bene neanche noi, ancora, cosa è stato danneggiato esattamente e nel dettaglio. Il problema, oltre alla necessità di sborsare parecchi soldi per riparare il depuratore, è la sua funzionalità: furti del genere compromettono l’attività dell’impianto, che è forse la cosa più grave. Ieri sera abbiamo già ripristinato il “grosso” ma resta altro lavoro da fare perché adesso il depuratore funziona sì ma in maniera manuale».

Non è la prima volta 
Non è la prima volta: un furto del genere, con danni sempre molto rilevanti, era stati messo a segno non molto tempo fa sempre nello stesso impianto: «Operano sapendo dove mettere le mani. E poi, chissà come, ogni volta è successo che prima di “colpire” l’impianto di via degli Abeti, questi malviventi facciano un “colpo” a una “casetta dell’acqua”. La prima volta era finita nel mirino quella che gestiamo a Cividale e, nei giorni scorsi, quella di Premariacco: in questa ultima i ladri hanno rimosso la grata che c’è sopra l’impianto, sono entrati e poi hanno spaccato la cassettina che contiene gli spiccioli.

Pochi soldi e un danno di 400 euro. Pare sia diventata un’abitudine». 

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