Designer di Lignano bloccata in Israele, rimpatriata nella notte con un volo militare

Mercoledì 11 Ottobre 2023
Giulia Botti

LIGNANO SABBIADORO - È partita nella notte, 11 ottobre, con un volo militare diretto a Pratica di Mare la 35enne Giulia Botti, la creator designer di Lignano Sabbiadoro, rimasta bloccata in Israele dal 7 ottobre scorso dopo lo scoppio del nuovo conflitto innescato dagli attacchi di Hamas contro lo stato ebraico.
Ad aggiornare sulla situazione la stessa ragazza, giunta nel paese dal 3 ottobre per una vacanza.
«Sono sfinita, ho due bambine a casa e voglio tornare aveva dichiarato la ragazza - Tutte le altre nazioni stanno mandando aerei militari a prendere connazionali. Faccio un appello al governo: non ci chiedete altri soldi, venite a prenderci!».

Sulla sua pagina Facebook dopo l'appello lanciato nei lunedì dall'interno di un buker anti-missile ieri ha postato un altro video con cui spiega la sua situazione.

IL MESSAGGIO
«Grazie a tutti per il sostegno ha esordito Giulia - finalmente l'Italia ha mandato due aerei militari per riportare in patria gli italiani presenti qui in Israele; dopo doversi tentativi a vuoto e ben otto voli acquistati per provare a rientrare nel mio Paese, sono riuscita a trovare una tratta con destinazione Lubiana. Dovrebbe andare tutto bene, il volo che ho trovato è di una compagnia che da garanzie rispetto al decollo ma speriamo non lo cancellino come gli altri», aveva chiosato nel suo messaggio diretto a familiari ed amici. Del resto dopo il risveglio con la pioggia di missili sganciati da Hamas la fuga degli italiani si è rivelata una disperata ricerca di voli. Diverse compagnie aeree avevano momentaneamente cancellato i collegamenti verso il Paese e, con l'aeroporto Ben Gurion che resta aperto, ci sono state rotte che sono state riprogrammate verso lo scalo. Sui social però c'è sono stati molti, come Giulia, a richiedere aiuto stipati nei sotterranei dell'aeroporto durante gli attacchi missilistici assieme a tante altre persone.
«Siamo al lavoro per cercare di aiutare i connazionali bloccati. La loro sicurezza è la priorità più assoluta del governo», aveva spiegato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

LA FARNESINA
Successivamente martedì mattina l'ulteriore aggiornamento da parte di Giulia, con la notizia che la Farnesina l'aveva ricontattata, confermando la disponibilità del volo militare così come per gli altri connazionali. I primi 200 italiani che hanno voluto lasciare Israele sono arrivati ieri pomeriggio.
Poi in programma da parte del Ministero degli Esteri, c'erano altri due voli militari con altri 200 italiani circa che sono saliti a bordo dei mezzi dell'aeronautica militare italiana a Tel Aviv. Le operazioni disposte dai ministeri Difesa ed Esteri sono gestite dal Coordinamento di vertice interforze in coordinamento con gli uffici del Maeci. Altri italiani invece sono riusciti a ripartire con alcuni voli dalla Giordania.
 

Ultimo aggiornamento: 19:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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