Kemira investe 30 milioni di euro,
raddoppia i dipendenti e inaugura

Mercoledì 21 Settembre 2016 di Paola Treppo
L’azienda Kemira Italy spa a San Giorgio di Nogaro
SAN GIORGIO DI NOGARO (Udine) - L’azienda Kemira Italy Spa inaugura il suo nuovo stabilimento nella zona industriale di San Giorgio di Nogaro alla presenza dell’ambasciatore finlandese in Italia, Janne Taalas. Dopo un investimento di 30 milioni di euro, oggi nella fabbrica lavorano 122 dipendenti

Nuovi mercati
L’appuntamento con il taglio del nastro è per martedì 27 settembre, dalle 10.30. Grazie a investimento di 30 milioni di euro l’opificio è stato innovato con tecnologie all’avanguardia, consentendo l’espansione dell’attività commerciale nei mercati di Europa, Medio Oriente e Africa. Il sito produce polimeri per diversi usi: cellulosa e carta, gas e petrolio, settore estrattivo e trattamenti idrici. Il programma dell’inaugurazione prevede l’intervento del Presidente e Ceo di Kemira, Jari Rosendal, e dell’Ambasciatore finlandese in Italia, Janne Taalas. Seguiranno le visite guidate allo stabilimento.

La ex "3F Chimica"
«Abbiamo rilevato il sito produttivo dalla “3F Chimica” nell’ottobre del 2013 – spiega Rosendal -, intuendo che c’era una forte opportunità strategica per quanto riguarda l’espansione della nostra attività nel settore dei polimeri, il trattamento della materia grezza, la logistica e il risparmio dei costi fissi. Dall’acquisizione abbiamo notevolmente investito a San Giorgio di Nogaro, più che raddoppiando la capacità produttiva dello stabilimento. Attualmente è uno dei più grandi impianti d’Europa nella produzione di polimeri a secco in emulsione».

Più lavoro e più sicurezza
«In meno di tre anni - dice Enzo Omboni, direttore generale di Kemira Italia -, abbiamo quasi raddoppiato il numero di dipendenti, fino a 122, molti dei quali giovani provenienti dalle scuole delle territorio, e stiamo gestendo il sito al massimo della sua capacità produttiva effettiva. Tramite il nostro nuovo processo di produzione di bioacrilammide a efficienza energetica siamo oggi in grado di ridurre l’impatto ambientale e a migliorare ulteriormente i nostri già elevati standard di sicurezza, tanto che, negli ultimi due anni, non abbiamo registrato alcun infortunio nello stabilimento. In più, siamo autosufficienti in alcuni processi chiave del trattamento di materie prime». 
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