Mamma morta nello schianto, la procura apre un'inchiesta: sentiti i testimoni e disposta l'autopsia Foto

Mercoledì 6 Maggio 2020
Mamma morta nello schianto, la procura apre un'inchiesta: sentiti i testimoni e disposta l'autopsia
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CODROIPO - E’ stato aperto un fascicolo d’inchiesta in procura a Udine per far luce sulle cause dell’incidente stradale dall’esito mortale avvenuto lunedì pomeriggio a Codroipo, a seguito del quale ha perso la vita la giovane mamma 36enne Giulia Comuzzi, residente proprio nella stessa cittadina. In procura  si attendono le informative complete sulla ricostruzione della dinamica del sinistro della Polizia locale del Medio Friuli la quale dopo i rilievi effettuati a margine dello schianto, anche ieri ha effettuato nuove verifiche ed ascoltato diversi testimoni che hanno assistito allo schianto e si sono presentati spontaneamente dagli agenti.



Secondo quanto accertato  l’auto sulla quale viaggiavano Giulia e il compagno Emanuele Sandri, una Mercedes Classe A, è andata a collidere contro la Toyota Yaris che la precedeva lungo via Pordenone. Entrambe le vetture erano infatti, provenienti da ovest, stavano facendo ingresso dalla Pontebbana in direzione centro paese. Con l’impatto la Mercedes ha sbandato, finendo  poi contro la segnaletica stradale e un muretto, per poi capovolgersi ruote all’aria. Rimane ancora da definire con certezza chi tra la donna e l’uomo fosse alla guida dell’auto.

A nulla erano valsi i soccorsi tempestivi dei sanitari del 118 e dei vigili del fuoco, la 36enne infatti è deceduta sul colpo mentre il compagno è stato ricoverato in ospedale a Udine per una serie di politraumi, le sue condizioni sarebbero comunque in miglioramento, è stato giudicato fuori pericolo con una prognosi di 30 giorni. Ulteriori elementi utili all’indagine potrebbero arrivare dall’esame autoptico disposto dal magistrato, che verrà effettuato nei prossimi giorni.

 

 


Grande il dolore e la commozione nella comunità codroipese dove la donna, madre di tre figli e barista di professione, era molto conosciuta. Così come a Rivignano, suo paese natale, dove ieri in molti si sono stretti accanto ai genitori e alle due sorelle di Giulia, distrutte dal dolore e in attesa del nullaosta per poter celebrare i funerali, che si dovranno tenere in forma ristretta secondo quanto previsto dalle norme “covid-19”.

Al capezzale di Emanuele in ospedale a Udine invece la famiglia Gobbo. “A nome di tutta la comunità ho espresso la mia vicinanza alla famiglia di Giulia e mi sono sincerato delle condizioni di Emanuele – ha fatto sapere il sindaco di Codroipo Fabio Marchetti – quella di lunedì è stata una giornata davvero mesta e struggente per il nostro comune”.

Accanto infatti alla notizia della dipartita della giovane mamma si è aggiunto il decesso dell’impresario 75 enne Rosario Rigo, colpito da un malore poco dopo lo schianto avvenuto all’incrocio in ingresso al paese, mentre si trovava in sella alla sua bici, uscito di casa proprio dopo aver udito le sirene dei soccorsi giunti sul luogo della tragedia.
Originario di Gradiscutta di Varmo, padre di due figlie, successivamente si era trasferito a Codroipo, dove aveva gestito una ditta edile fino alla meritata pensione

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