Inchiesta appalti, l'ex sindaco resta ai domiciliari ma potrà uscire tre volte la settimana e ricevere i familiari

Martedì 4 Agosto 2020 di R.U.
L'ex sindaco di Premariacco Roberto Trentin, indagato per appalti

L'ex sindaco di Premariacco Roberto Trentin potrà uscire di casa per tre ore ogni tre giorni alla settimana solo per necessità primarie, emergenze o adempimenti burocratici, potrà ricomprarsi il telefono e il computer ma solo per contatti autorizzati, potrà ricevere le visite di figli e familiari. Si allentano le misure restrittive per l’ex sindaco Roberto Trentin, indagato per una vicenda di presunti appalti truccati, che comunque resta ai domiciliari. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Udine, Matteo Carlisi, che ha depositato la mattina di martedì 4 agosto la nuova ordinanza cautelare dopo la richiesta del legale Guglielmo Pelizzo. Per i responsabili degli uffici tecnici del Comune di Premariacco, Veronica Del Mestre, e di Torreano, Bruno Previato, la misura cautelare degli arresti domiciliari è stata sostituita con quella della sospensione dell’esercizio dal pubblico ufficio per un anno.
LA NUOVA ORDINANZA
Si dichiara soddisfatto l’avvocato di Trentin, Guglielmo Pelizzo, per la nuova ordinanza con la quale il Gip ha concesso l’allentamento di alcune misure restrittive: «Potrà uscire in alcuni momenti da concordarsi con la Polizia Giudiziaria – spiega – con il cellulare e pc nuovi non dovrà contattare altre persone; potrà contattare i familiari anche non conviventi come la madre. È una prima apertura, ora stiamo valutando di depositare il ricorso per il riesame».
Revocati i domiciliari per i due responsabili degli uffici tecnici di Premariacco e Torreano, sostituiti con la sospensione dai pubblici uffici. «Una misura interdittiva e non più coercitiva – commenta Rino Batocletti, legale di Veronica Del Mestre – questo perché la mia cliente ha dato chiarimenti, dando una lettura diversa sui fatti rispetto alla responsabilità penale attribuitale». Revocata infine anche la misura del divieto a contrarre per uno dei due imprenditori finiti nell’inchiesta della Guardia di Finanza e della procura di Udine, che ha iscritto a vario titolo 17 persone nel registro degli indagati. Le accuse mosse dal pm Annunziata Puglia vanno dalla turbativa d’asta alla turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, dal peculato alla truffa aggravata ai danni di un ente pubblico, dalla falsità ideologica commessa da un pubblico ufficiale in atti pubblici alla falsità in testamento olografo e omessa denuncia di reato da parte di un pubblico ufficiale.
LA SITUAZIONE AMMINISTRATIVA
Il Comune di Premariacco, dopo le dimissioni di Trentin, è retto dalla sua vice Zuccolo e probabilmente lo rimarrà fino al voto del 19 e 20 settembre, quando l’amministrazione andrà a scadenza naturale. Con un post sulla pagina ufficiale della lista “Vivere Premariacco” è ststa espressa «solidarietà e vicinanza al nostro amico e sindaco Roberto Trentin. Non ci esprimiamo sui temi di indagine, né riteniamo si tratti di giustizia a orologeria. Ma riconfermiamo che l’impegno di questo gruppo è sempre stato di operare nell’interesse della comunità. L’ambizione e voglia di andare avanti è inalterata. La lista dei candidati è pronta».
Uno dei due gruppi di minoranza, “Per Premariacco” guidato dall’ex sindaco Ieracitano, ha detto la sua: «Nessuno può negare che le accuse hanno messo fortemente in discussione la credibilità di questa Amministrazione.

In questo momento ci interessa capire cosa sta succedendo in Municipio, perché è fuor di dubbio che la situazione non è normale. Facciamo un appello affinché la maggioranza si faccia un esame di coscienza affinché trovi un sussulto di dignità e si dimetta compatta sciogliendo il Consiglio Comunale».

Ultimo aggiornamento: 5 Agosto, 08:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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