UDINE - I militari della Guardia di Finanza del Comando provinciale di Udine hanno scoperto un'organizzazione stabile, in Italia, di una società di diritto tedesco che opera nel settore del noleggio delle auto di lusso che, a breve e lungo termine, per diversi anni, ha operato nel nostro Paese cedendo 175 autovetture di alta gamma (tra cui Mercedes, Bmw, Audi e Porsche, per fare qualche esempio) in completa evasione di imposta.
Un "vera" sede a Udine
La società risultava di fatto operare in una propria sede in provincia di Udine; qui disponeva di strutture operative e commerciali quindi uffici, autosalone, officina meccanica, deposito e autorimessa per le autovetture destinate al commercio.
Le indagini
Le indagini sono partite con diverse perquisizioni domiciliari eseguite dai finanzieri in Friuli Venezia Giulia e in Trentino Alto Adige, e sono state poi supportate da documentazione bancaria, testimonianze di numerosi clienti - sentiti in diverse regioni del Centro e Nord Italia - e dagli sviluppi di una apposita rogatoria Internazionale eseguita in Germania. Consistente il volume d’affari della società tedesca in Italia: fatturato complessivo di 2.891.619 euro, di cui 2.640.173 di ricavi e 251.446 di Iva. Da qui la denuncia alla Procura della Repubblica di Udine del responsabile della società per il reato di omessa presentazione della dichiarazione fiscale.
Avvisati gli ignari clienti
Sono stati avvisati della situazione i clienti, cittadini italiani, che circolavano nel territorio nazionale con autoveicoli con targa straniera: queste vetture, infatti, erano sostanzialmente disconosciute agli Enti e Istituzioni o registri italiani non essendo presenti né negli archivi della motorizzazione né in quelli dell’anagrafe tributaria.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Un "vera" sede a Udine
La società risultava di fatto operare in una propria sede in provincia di Udine; qui disponeva di strutture operative e commerciali quindi uffici, autosalone, officina meccanica, deposito e autorimessa per le autovetture destinate al commercio.
Le indagini
Le indagini sono partite con diverse perquisizioni domiciliari eseguite dai finanzieri in Friuli Venezia Giulia e in Trentino Alto Adige, e sono state poi supportate da documentazione bancaria, testimonianze di numerosi clienti - sentiti in diverse regioni del Centro e Nord Italia - e dagli sviluppi di una apposita rogatoria Internazionale eseguita in Germania. Consistente il volume d’affari della società tedesca in Italia: fatturato complessivo di 2.891.619 euro, di cui 2.640.173 di ricavi e 251.446 di Iva. Da qui la denuncia alla Procura della Repubblica di Udine del responsabile della società per il reato di omessa presentazione della dichiarazione fiscale.
Avvisati gli ignari clienti
Sono stati avvisati della situazione i clienti, cittadini italiani, che circolavano nel territorio nazionale con autoveicoli con targa straniera: queste vetture, infatti, erano sostanzialmente disconosciute agli Enti e Istituzioni o registri italiani non essendo presenti né negli archivi della motorizzazione né in quelli dell’anagrafe tributaria.