MOIMACCO (UDINE) - Otto ore di sciopero per tutte le maestranze, 290 dipendenti diretti e 30 interinali, su tutti i turni di lavoro sono stati indetti per il 12 ottobre da Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil per rispondere all'annuncio di 50 esuberi e 29 mancati rinnovi di contratti interinali fatto ai rappresentanti sindacali dall'azienda Radiators (già DL Radiators) di Moimacco (Udine).
Lo ha reso noto Pasquale Stasio (Fim Cisl Fvg), sottolineando che l'azienda, che produce radiatori tubolari, termoarredo e piastre, già parte del gruppo De Longhi e acquisita al 100% dal gruppo inglese Stelrad nel giugno del 2022, ha detto di voler ricorrere alla cassa integrazione (contratti di solidarietà) per un periodo minimo, di soli sei mesi.
«I sindacati non sono disposti ad accettare un così scarso ricorso agli ammortizzatori sociali - ha dichiarato Stasio -, c'è assolutamente bisogno di prolungarne l'utilizzo per evitare un impatto troppo traumatico della crisi.
Stasio ha riferito che «davanti al rischio per 79 unità nell'immediato, c'è molta preoccupazione tra tutti i lavoratori di Radiators». Le sigle hanno anche scritto agli assessori regionali alle Attività produttive Sergio Emidio Bini e al Lavoro Alessia Rosolen, e ad Assindustria di Treviso, per aprire un tavolo di confronto. Nel corso delle otto ore di sciopero è in programma un presidio davanti all'azienda.