MEDIO FRIULI (Udine) - Il Ministero dello sviluppo economico ha emanato il decreto autorizzativo dell’elettrodotto Udine Ovest-Redipuglia e razionalizzazione associata, numero 239/EL-146bis/245/2017 del 14 febbraio 2017. Lo rende noto la stessa Terna, gestore della rete elettrica nazionale.
Terna accoglie con soddisfazione il nuovo decreto autorizzativo, che chiude il procedimento aperto a fine 2015 e permetterà di far ripartire i cantieri (nella foto) e quindi «Di completare un’opera necessaria alla sicurezza elettrica del Friuli Venezia Giulia e già realizzata per l’80% - spiega Terna in una nota ufficiale diffusa oggi, venerdì 17 febbraio -. Il 12 novembre 2015 Terna aveva ricevuto l’approvazione, da parte del Ministero dello sviluppo economico, dell’avvio del procedimento di rideterminazione».
Il nuovo iter procedimentale ha comportato anche un procedimento di Valutazione d’Impatto Ambientale, concluso con decreto positivo il 9 settembre scorso, la chiusura della Conferenza dei servizi presso il Ministero dello Sviluppo Economico, il 18 ottobre, e il parere positivo all’Intesa Stato-Regione della Giunta Fvg, il 9 dicembre. Terna ha comunicato oggi alle istituzioni, quindi a Ministero dell’Ambiente, Regione e Arpa Fvg, Provincie, Autorità di Bacino e Comuni interessati dall’elettrodotto, la riapertura dei cantieri dell’opera, che avverrà il prossimo 22 marzo.
Un investimento di circa 110 milioni di euro
«I 40 km di nuova linea, realizzati grazie a un investimento di circa 110 milioni di euro, metteranno in sicurezza la rete in regione e permetteranno di demolire 110 km di vecchie linee e circa 400 tralicci in 30 Comuni della Bassa Friulana e del Medio Friuli; 680 edifici oggi collocati a 100 metri dalle linee che saranno demolite beneficeranno di queste dismissioni e saranno liberati dalla servitù di elettrodotto 367 ettari di territorio».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Terna accoglie con soddisfazione il nuovo decreto autorizzativo, che chiude il procedimento aperto a fine 2015 e permetterà di far ripartire i cantieri (nella foto) e quindi «Di completare un’opera necessaria alla sicurezza elettrica del Friuli Venezia Giulia e già realizzata per l’80% - spiega Terna in una nota ufficiale diffusa oggi, venerdì 17 febbraio -. Il 12 novembre 2015 Terna aveva ricevuto l’approvazione, da parte del Ministero dello sviluppo economico, dell’avvio del procedimento di rideterminazione».
Il nuovo iter procedimentale ha comportato anche un procedimento di Valutazione d’Impatto Ambientale, concluso con decreto positivo il 9 settembre scorso, la chiusura della Conferenza dei servizi presso il Ministero dello Sviluppo Economico, il 18 ottobre, e il parere positivo all’Intesa Stato-Regione della Giunta Fvg, il 9 dicembre. Terna ha comunicato oggi alle istituzioni, quindi a Ministero dell’Ambiente, Regione e Arpa Fvg, Provincie, Autorità di Bacino e Comuni interessati dall’elettrodotto, la riapertura dei cantieri dell’opera, che avverrà il prossimo 22 marzo.
Un investimento di circa 110 milioni di euro
«I 40 km di nuova linea, realizzati grazie a un investimento di circa 110 milioni di euro, metteranno in sicurezza la rete in regione e permetteranno di demolire 110 km di vecchie linee e circa 400 tralicci in 30 Comuni della Bassa Friulana e del Medio Friuli; 680 edifici oggi collocati a 100 metri dalle linee che saranno demolite beneficeranno di queste dismissioni e saranno liberati dalla servitù di elettrodotto 367 ettari di territorio».
