Il cormorano minaccia trote e temoli, pronto un piano per ridurre la presenza del 10%

Lunedì 27 Giugno 2022 di Maurizio Bait
Un cormorano a pesca

UDINE - Porterà a una riduzione del 10% della popolazione di cormorani esistente sul territorio del Friuli Venezia Giulia il Piano quinquennale per il contenimento di tale specie, ai fini di tutelare l’ambiente in generale ma soprattutto la trota marmorata e il temolo, dei quali questo predatore alato risulta particolarmente vorace. 


IL DOCUMENTO 


Il piano, varato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore Stefano Zannier, prende le mosse dall’ultimo censimento disponibile dei cormorani in Friuli Venezia Giulia (2021), che ne annovera 3.560 esemplari. La popolazione sembra essersi stabilizzata attorno a questa cifra dopo il picco registrato nel 2018 con 4.918 esemplari. 
“L’aumento della specie avvenuto negli ultimi trent’anni e la sua sempre più capillare diffusione anche nelle acque libere dell’entroterra friulano – osserva la Regione - ha comportato una predazione nei confronti di varie specie ittiche di pregio, siano esse di interesse pescasportivo che conservazionistico”. 


LA TUTELA


E come si è detto, “in particolare si evidenzia la necessità di attuare un piano di controllo finalizzato alla tutela di trota marmorata (Salmo marmoratus) e temolo (Thymallus aeliani), per le quali la Regione Fvg con l’Ente tutela patrimonio ittico attua progetti di ripopolamento e tutela nelle acque interne”. 
Il cormorano si spinge volentieri nelle acque interne in cerca di prede: ebbene la Regione ha calcolato, sulla scorta di studi minuziosi dei suoi tecnici, che occorra intervenire a difesa dei siti di “frega” o di presenza di individui riproduttivi su un totale di ben 702 chilometri di corsi d’acqua.
Bisogna aggiungere che “molti tratti fluviali comunque si sovrappongono in quanto importanti sia per la trota marmorata che per il temolo”. 


PERICOLO GIALLO 


Si dovrà procedere al controllo in forma “diretta”, che significa sparando, poiché i cosiddetti sistemi ecologici e incruenti si sono finora rivelati di scarsa efficacia, circostanza questa che è stata attestata anche dall’Ispra, il quale peraltro ha già inoltrato il proprio parere favorevole al Piano della Regione. 


FORESTALI


A farsi carico delle operazioni sarà il Corpo forestale regionale, che potrà avvalersi anche di soggetti autorizzati dalla legge.

Saranno impiegate munizioni prive di piombo. E siccome gli operatori regionali devono farsi più furbi dei cormorani, il piano prescrive che debbano indossare delle cerate gialle,: “In questo modo – chiarisce la Regione - i cormorani presenti, ma non abbattuti, potranno collegare l’abbattimento al colore giallo delle cerate” e allontanarsi.


PUNTI STRATEGICI


Non solo: il colore giallo potrà essere utile anche per piazzare in una serie di punti “strategici” degli spaventapasseri – per l’appunto gialli – che potranno essere gonfiati mediante temporizzatore.
“Tale accorgimento consente di ridurre gli interventi cruenti – promette il piano - mantenendo comunque bassa o nulla la presenza dei cormorani”. 
A queste attività potranno essere affiancati altri sistemi per mettere in campo metodi di dissuasione dei cormorani, in modo da disabituarli alla frequentazione nelle aree in cui s’intendono tutelare temoli e trote marmorate. 


CONTROLLO


In ogni caso le operazioni di “controllo” dei cormorani – che restano pur sempre una specie protetta dalla legge e quindi non cacciabile – potranno svolgersi soltanto nell’arco di tempo fra il primo ottobre e il 15 marzo di ciascun anno. 
Infine, alcuni esemplari saranno catturati e marcati per consentire un monitoraggio degli spostamenti della popolazione dei cormorani in Fvg. 

Ultimo aggiornamento: 29 Giugno, 08:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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