UDINE - Da non sottovalutare, anche alla luce dei crescenti arrivi di migranti in regione. Il fenomeno del caporalato preoccupa il Friuli Venezia Giulia e ieri se n'è discusso a Gorizia, capoluogo di una provincia che assieme al territorio della Bassa friulana nel febbraio scorso è stato al centro di una importante operazione della Guardia di finanza che portò alla scoperta di 30 braccianti agricoli irregolari, sfruttati, vessati e maltrattati.
OSSERVATORIO
«La scelta di Gorizia ha spiegato Enrico Sbriglia, presidente dell'Osservatorio regionale antimafia non è stata casuale, non solo per l'operazione del febbraio scorso ma anche perché non c'è capitale europea della cultura senza una cultura dei diritti». Presenti al tavolo del confronto, promosso assieme alla consigliera di parità della Regione Fvg Anna Limpido, gli esponenti di Cisl, Uil, Regione, ispettorato del lavoro e Confagricoltura oltre del comune di Gorizia, padrone di casa con la vicesindaco Chiara Gatta. "Non è solo un ruolo di sensibilizzazione il mio ha spiegato Limpido - ma è un ruolo di pubblico ufficiale, quindi quando ha notizia di reato come lo sfruttamento ha l'onere di intervenire, anche processualmente. Non ha mai ricevuto notizie di caporalato ma non per questo ci si illude che il fenomeno non esista". «Abbiamo le migliori norme in Europa per contrastare il caporalato - ha spiegato l'avvocata Teresa Dennetta, coordinatrice dei punti di ascolto antimobbimg di Gorizia e Udine e che si occupa di disagio lavorativo da 17 anni -. I moderni schiavi sono quasi tutti uomini stranieri. Ma lo sfruttamento è una zona grigia molto vasta fatta anche di dimissioni in bianco o di ore di lavoro straordinario pretese e mai pagate».
RISORSE
«Mancano risorse e incentivi per lottare contro tutto questo ha confermato il capo dell'ispettorato del lavoro di Trieste e Gorizia Pierpaolo Guaglione - le prime ad essere danneggiate sono le aziende virtuose. I criminali che schiavizzano il lavoro fanno concorrenza sleale». Enrico Sbriglia ha poi messo in luce come si tratti di «un fenomeno antico ed endemico dell'economia italiana. Oggi non è solo nell'agricoltura ma anche nell'edilizia e nell'industria. Non dobbiamo fingere che non esista». Il tema del lavoro è stato poi ripreso anche dal vicesindaco Gatta la quale, ricordando anche l'iniziativa Pillole di Let's Go Job, ha dichiarato: «La tematica del lavoro sta particolarmente a cuore a questa amministrazione, per cui ben vengano iniziative di questo tipo che permettono di approfondire tematiche importanti».