Viola il divieto di avvicinamento e dimora in città, poi tenta la fuga nascondendosi tra i rovi. Arrestato 31enne

Martedì 12 Marzo 2024
Viola il divieto di avvicinamento e dimora in città, poi tenta la fuga nascondendosi tra i rovi. Arrestato 31enne

UDINE - Momenti di concitazione nella mattinata di domenica scorsa, 10 marzo, nel piazzale Rita Levi Montalcini vicino al centro commerciale. Un uomo, fermato dagli agenti della Questura per un controllo, ha prima fornito false generalità per poi tentare la fuga a piedi, quando i poliziotti ne avevano disposto il trasferimento al Comando. Fuga disperata nella direzione di un'area campestre dissestata per poi finire per nascondersi dentro la fitta vegetazione tra rovi spinosi.

Zona alquanto impenetrabile senza subire danni fisici. Fondamentale l'intervento di altre Volanti, l’area è stata accerchiata e il soggetto, visibilmente graffiato in viso e sul corpo, fatto uscire e bloccato.

False generalità e la corsa tra i rovi

Ma cosa è successo da aver provocato la fuga dell'uomo? E perché ha cercato di nascondersi? Intorno alle dieci il trentenne era stato fermato da una Volante della Questura per un controllo. Sprovvisto di documenti, aveva declinato delle generalità che però agli agenti erano apparse subito poco credibili. Espressione ancora serena sul suo volto, nulla avrebbe fatto pensare a una successiva fuga. Solo apparentemente però seguiva le richieste dei poliziotti di trasferirsi in Questura per essere meglio identificato all’improvviso. Infatti con scatto fulmineo, si è dato alla fuga a piedi costringendo gli agenti a un immediato inseguimento a piedi, raggiunti poi da altri equipaggi, che hanno permesso di fermare il trentenne visibilmente graffiato dalla fuga tra i rovi. Sul posto era stato richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco che, utilizzando dei “machete” avevano creato dei varchi e corridoi tra i folti rovi, permettendo una ispezione all’area, per scongiurare la presenza di armi, stupefacenti od oggetti illegali gettati dall’uomo e per cercare di capire il motivo della sua fuga.

Il vero motivo della fuga

Nessun'arma nascosta. La verità stava solo nella bocca del trentenne. I successivi accertamenti sulla sua identità hanno permesso di appurare come lo stesso avesse rilasciato false generalità, nascondendo il suo vero nome che era quello di un cittadino serbo di 31 anni residente in provincia. Il motivo? Collegato al fatto che aveva cercato di non farsi riconoscere in quanto l’Autorità Giudiziaria, nei suoi confronti aveva emesso due provvedimenti cautelari inerenti il divieto di dimora in città e il divieto di avvicinamento alla sua ex compagna e alla intera sua famiglia, tutti abitanti in prossimità del luogo in cui veniva intercettato dalla Volante. Arrestato proprio per aver violato il divieto di avvicinamento e per aver fornito false generalità ed associato alla Casa Circondariale a disposizione della magistratura.

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