Verso un "garante della trasparenza"
Cosolini arruola Raffaele Morvay

Venerdì 17 Giugno 2016 di E.B.
Verso un "garante della trasparenza" Cosolini arruola Raffaele Morvay
TRIESTE - «Agli elettori voglio dare garanzie diverse, quelle di una politica sobria, onesta e trasparente». Roberto Cosolini, candidato sindaco per il centrosinistra, spara le ultime cartucce prima che a calare sia il silenzio elettorale in vista del voto di domenica 19 giugno che decreterà il verdetto del ballottaggio. Lo fa annunciando questa mattina l'intenzione di istituire, se tornerà ad amministrare la città per altri cinque anni, un "garante della trasparenza" che sia di supporto soprattutto al processo di trasformazione in atto del Porto Vecchio. Un incarico che Cosolini ha chiesto di ricoprire, ottenendo disponibilità immediata, a Raffaele Morvay, già presidente del Tribunale di Trieste. Un ruolo non da poco, «a titolo gratuito, senza alcun costo» puntualizza Cosolini che fa di più sciogliendo le riserve su alcuni dei nomi che comporranno la sua futura giunta che comunque presenterà delle riconferme: le new entry si chiamano (oltre a Pierluigi Barbieri per l'ambiente), Paola Stuparich (attuale direttrice regionale dell'Enaip), GianMatteo Apuzzo (sociologo ed esperto di progetti europei) ed Emanuele Mura (imprenditore impegnato nel terziario e nel commercio).

All'avversario di centrodestra Roberto Dipiazza, Cosolini non le manda più a dire: «In questa campagna elettorale non ha dato alcuna risposta sul tema dei costi e della moralità della politica (ricordando di aver tagliato gli stipendi degli amministratori delle partecipate comunali riducendo il totale da 900mila a 380mila euro» e distinguendo tra fedina penale e fedina morale: «Dipiazza non è capace di chiedere scusa, dovrebbe ammettere che non è stato bello acquistare un terreno dal Comune con un atto giudicato nullo dal Tribunale e averlo rivenduto a 250mila euro di più». «Non c'è mai stata da parte mia - conclude Cosolini - disattenzione per i problemi quotidiani della gente ma ci sono stati dei limiti dovuti alla crisi e al patto della stabilità. Ora vogliamo lavorare sul presente e sul futuro». Infine l'ultimo appello: «Dovete scegliere se farvi curare da chi fa il simpatico e racconta barzellette o da chi, ossia il sottoscritto, che vi garantisce le cure necessarie».
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