In Friuli Venezia Giulia cala l'occupazione, il segretario UIL: «Bisogna insistere su giovani e donne»

Mercoledì 20 Settembre 2023 di Redazione web
In Friuli Venezia Giulia cala l'occupazione, il segretario UIL: «Bisogna insistere su giovani e donne»

TRIESTE - L'occupazione in Friuli Venezia Giulia ha subito un calo. È quanto si rileva dai dati del primo semestre 2023 dell’Osservatorio sul mercato del lavoro Fvg. «Il rallentamento dell’occupazione in Friuli Venezia Giulia, che come parti sociali paventavamo, si è purtroppo realizzato - commenta il segretario generale UIL del Friuli Venezia Giulia, Matteo Zorn - In particolare nell’industria, per la quale è già attivo il tavolo regionale per monitorare il settore. È certamente positivo il dato sulla bassa disoccupazione, ma questo va analizzato e approfondito: vediamo infatti che c’è tanto contratto a termine e un gender-gap rilevante a sfavore dell’occupazione femminile» sottolinea.

Considerato il dato complessivo dell’occupazione anche dal punto di vista anagrafico, continua Zorn, «c’è invece un progressivo invecchiamento della forza lavoro.

Quindi sì, c’è occupazione e domanda di forza lavoro, ma la fascia 15-34 anni è molto inferiore a quella over 50, il che rappresenta una grave ipoteca sull’occupazione dei prossimi anni».

Il lavoro di giovani e donne sono le criticità che permangono nel Friuli Venezia Giulia, osserva il segretario UIL, e sulle quali vanno implementate le politiche occupazionali. Connesse a queste sono le politiche per favorire la natalità, «senza illuderci che l’effetto sulla demografia sarà miracoloso. Qualsiasi politica per la natalità per quanto positiva, comunque avrà effetti concreti appena tra 25 anni», commenta Zorn.

«Quindi le politiche per aumentare la natalità passano necessariamente attraverso le politiche di stabilizzazione del lavoro, la creazione del lavoro di qualità, il rendere attrattivo il territorio per la forza lavoro giovanile, perché venga e resti a lavorare in Friuli Venezia Giulia. Il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, alla fine, va affrontato sia dal punto di vista qualitativo, sia da quello quantitativo», conclude il segretario UIL.

Ultimo aggiornamento: 15:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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