Fincantieri, svolta del governo: dopo 20 anni Bono esce di scena

Giovedì 21 Aprile 2022 di Rosario Dimito
Giuseppe Bono

TRIESTE - Finisce un'era: Giuseppe Bono, 78 anni appena compiuti, uno dei manager di più lungo corso del mondo industriale italiano, lascia Fincantieri dove, dall'aprile 2002, ha ricoperto ininterrottamente il ruolo di ad. Al suo posto andrà Pierroberto Folgiero, oggi alla guida di Maire Technimont, mentre presidente è stato designato il generale Claudio Graziano. E' un cambio radicale che fa voltare pagina alla multinazionale globale della cantieristica, visto che nessuno dell'attuale board è stato confermato.
Ieri il cda straordinario di Cdp, che tramite Cdp Industria possiede il 71,32% di uno dei più importanti complessi cantieristici al mondo e il primo per diversificazione e innovazione, ha indicato le nomine anche al vertice di Autostrade, Ansaldo energia e alcune società minori.

Sicuramente nella tornata di designazioni è sensazionale l'avvicendamento di Bono, che fino all'ultimo sembrava poter restare al vertice passando a una presidenza con deleghe, ma l'indirizzo di Palazzo Chigi, che ha seguito direttamente la governance delle aziende più strategiche, è stato di procedere a un radicale ricambio dopo quello in Snam, sebbene il mercato si interroghi sul senso di un rinnovamento totale in un'azienda che opera in un settore difficile per gli armamenti e le commesse.


LE PRESENZE DI CASSA
Bono ha gestito il risanamento-rilancio di Fincantieri, dopo le esperienze in Finmeccanica, Alenia Difesa e Ansaldo. L'accordo con i Chantiers de l'Atlantique, ex Stx, saltato dopo tre anni burrascosi con la Francia anche a causa di un governo italiano poco efficiente, è opera sua.
A Folgiero, un passato in Agip Petroli, EY, Wind, e dal 2010 in Maire, viene affidato il compito di dare continuità alla crescita di un gruppo che, in oltre 230 anni di storia della marineria, ha costruito più di 7.000 navi, vanta 19.500 dipendenti, di cui oltre 7.800 in Italia, 21 stabilimenti in 4 continenti ed è il principale costruttore navale occidentale con in portafoglio i maggiori operatori crocieristici al mondo, la Marina Militare italiana e la US Navy, oltre a numerose Marine estere. È partner di alcuni principali programmi sovranazionali.
Del nuovo cda, da eleggere in assemblea del 16 maggio, fanno parte quattro dirigenti interni di Cdp su 10: il capo del business Massimo Di Carlo, Alessandra Battaglia (affari generali), Esedra Chiacchella (finanziamento imprese), Rosanna Rossi (organizzazione). Poi Alberto Dell'Acqua, docente di corporate finance e real estate presso SDA Bocconi, Valter Trevisani (Allianz Italy), Cristina Scocchia, ad di IllyCaffè. In Aspi, di cui Cdp equity in cordata con Blackstone e Macquarie il 5 maggio acquisirà l'88%, conferma al timone per Roberto Tomasi, mentre alla presidenza è indicata Elisabetta Olivieri, presidente di Sagat Spa, società di gestione dell'aeroporto di Torino. Nel board figurano Massimo Romano, Francesca Pace, Roberta Battaglia e Fabio Massoli.
In Ansaldo Energia confermato alla guida Giuseppe Marino, presidente sarà Lorenza Franca Franzino (presidente di MoveOnTeam srl) con tre rappresentanti di Cdp (Giovanni Zetti, Fabio Barchiesi, Maurizio Dainelli), Chiara Bisagni, Paola Girdinio, Fabiola Pellegrini. Varate altre nomine minori nella Treccani, Open Fiber (collegio sindacale), Valvitalia (nuovo ad Andrea Forzi), Sfia.
 

Ultimo aggiornamento: 22 Aprile, 09:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci