TRIESTE - Un appello allo Stato perché intervenga nel salvataggio dell'impianto Sertubi, dove vengono lavorati tubi di ghisa per il trasporto idrico. Lo hanno rivolto i circa 70 dipendenti dello stabilimento che temono la chiusura definitiva dopo la pausa estiva. Di proprietà del colosso indiano Jindal Saw Italia Spa, lo stabilimento rischia di perdere un'importante commessa aggiudicatasi con l'Iraq per la mancata attribuzione di prodotto Made in Italy dei tubi che escono dallo stabilimento, e che era una clausola contrattuale della commessa stessa. Una dicitura che ha pesanti conseguenze di natura doganale secondo quanto prevedono le norme Ue. Un mancato accordo in questo senso, per la Rsu significherebbe una quasi condanna per lo stabilimento, unico in Italia nel suo settore. Per il direttore dell'impianto, Massimiliano Iuvara, «ci sono ancora margini per trattare, ma va fatta una verifica con i tempi. Abbiamo però bisogno di un interlocutore come il Governo, che ci supporti in sede europea».
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