Shopping di Coin a Trieste: compra Il Giulia e investe 5 milioni per restyling

Mercoledì 4 Gennaio 2017 di Elisabetta Batic
Shopping di Coin a Trieste: compra Il Giulia e investe 5 milioni per restyling
TRIESTE - Passa nella mani della famiglia veneta Coin il centro commerciale "Il Giulia" di Trieste. Le trattative, condotte per mesi nel massimo riserbo, hanno portato ad un nuovo proprietario: si tratta del 47enne Piero Coin, figlio di Vittorio e nipote di Aristide, che nei giorni scorsi ha acquisito interamente le quote della società milanese Iulia srl subentrata nel 2014 alla Schroders. L’intenzione di Coin è quella di investire 5 milioni di euro per ridare nuova vita al centro commerciale, da anni sull’orlo del collasso, e al contempo rilanciare il rione in cui si trova.
A Trieste, Coin è un nome di lunga tradizione con la presenza del punto vendita a più piani che venne realizzato in Corso Italia nel 1957 negli spazi che una volta ospitavano i Grandi magazzini austriaci della famiglia Öhler. Il Giulia è stato il primo centro commerciale di Trieste, nato nel 1991: è disposto su due piani con negozi, ristorazione e grande distribuzione ma ospita anche spazi per eventi rivolti a grandi e piccini con un’area bimbi. È dotato di un ampio parcheggio al coperto. Se inizialmente la sua realizzazione rappresentò un successo per affluenza di clienti e risvolti commerciali, la prima crepa fu determinata dalla chiusura del McDonald’s il 30 giugno 2009 che proprio all’interno del Giulia comparve per la prima volta in città.

Ad accelerare il declino progressivo del centro commerciale furono poi la nascita in sequenza di un secondo shopping centre, le Torri d’Europa nel 2003 e successivamente, nel 2009, del Montedoro Freetime a Muggia e in concomitanza per lo sbarco in città di grandi marchi quali Zara, H&M, Disegual e Stradivarius. Risultato? Sempre meno clienti e sempre più negozi sfitti. Tra questi Pizza New, Zara Kids, Smolars, Vodafone e Chicco.
Attualmente sono una ventina i negozi che resistono seppur con affanno, tra questi spicca il supermercato Pam sempre piuttosto frequentato soprattutto dai residenti della zona. Negli ultimi anni, comunque, la sensazione diffusa è che quello che fu il primo centro commerciale del capoluogo giuliano, con tutte le aspettative riposte all’epoca, oggi si sia ridotto ad un riparo dal freddo durante l’inverno e ad un luogo dove rinfrescarsi nelle lunghe giornate estive specialmente da parte delle fasce più deboli della popolazione. L’acquisizione da parte della famiglia veneta rappresenta dunque un’opportunità più unica che rara per Il Giulia che finalmente avrebbe concrete possibilità di reggere la concorrenza con le Torri d’Europa e il Montedoro Freetime.
Nell’ottobre del 2016 Piero Coin ha acquisito l’insegna del food market Eat’s proprio dal suo ex gruppo attraverso la newco Eat’s Italia che fa riferimento alla Italdis della famiglia veneta, a Ernesto Vettorello e alla fiduciaria storica padovana Delta Erre. Il rilancio del Giulia potrebbe ripartire proprio dalla ristorazione.
Ultimo aggiornamento: 5 Gennaio, 07:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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