Competente, ironica, petalosa: così
la Crusca educa gli italiani sui social

Sabato 14 Maggio 2016 di Lorenzo Marchiori
Competente, ironica, petalosa: così la Crusca educa gli italiani sui social
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TRIESTE - Sono 282mila gli italiani che seguono su Facebook l'Accademia della Crusca e altri 46mila su Twitter. Grazie anche al lancio del termine "petaloso", che un alunno delle scuole primarie, con l’ingenua fantasia tipica dei bambini, ha chiesto di esaminare, l’Accademia della Crusca, pur vecchia di quasi cinque secoli, è giovane e arzilla sui social network, dove fornisce consulenze ed educa a un uso più corretto della lingua italiana.

Il bello è che petaloso potrebbe anche entrare un domani nei vocabolari. Non solo perchè «ben formata» come aveva Maria Cristina Torchia, della redazione Consulenza linguistica. Ma anche perchè petaloso si sta insinuando nel linguaggio comune uscendo dai social network, come spiega Vera Gheno, linguista e responsabile del profilo twitter dell’Accademia della Crusca, che con la collega Stefania Iannizzotto (Facebook) cura l’immagine nei social network dell’antica istituzione dedicata alla lingua italiana.

«Quando ho inviato il primo Tweet su petaloso non mi attendevo l’attenzione che è seguita - racconta ora la studiosa, che lunedì 16 maggio interverrà al convegno #ColtiNellaRete a Trieste - è stato come lanciare una palla di neve dalla vetta di una montagna: è diventata una valanga. Ci sono state decine di migliaia di tweet sul tema, ancor più interventi su Facebook;  l’Accademia ha avuto un nuovo interesse e ne hanno dibattuto non solo i media italiani, ma anche quelli internazionali».

Se supercazzola solo quest’anno è stata inserita nello Zingarelli, ipotizza Vera Gheno, nell'epoca digitale petaloso potrebbe impiegare un tempo minore della battuta del film di Mario Monicelli. A patto che non resti una moda passeggera.

La Crusca fornisce una cinquantina di consulenze al giorno a chi chiede chiarimenti anche via Twitter, Facebook e Instagram. «Sui social usiamo ironia e precisione - aggiunge la dottoressa Gheno - e tutto quanto è riportato nel sito web della Crusca è vidimato prima da un accademico. Conduciamo anche le nostre "battaglie": contro l’abuso del "piuttosto che" usato alla milanese, la declinazione al femminile dei nomi di professione, l’abuso di anglicismi quando esistono pari termini italiani (adozione del cofiglio e non stepchild adoption), o l’aziendalese dei manager che abusano dell’inglese».
Una Crusca social per informare, educare e formare gli italiani che leggono pochi libri e rischiano un impoverimento lessicale, abituati a parlare come i messaggini di whatsapp.
#ColtiNellaRete è la giornata al Museo Revoltella organizzata dall’Istituto regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia e dedicata a progetti innovativi di comunicazione digitale mirati a valorizzare e comunicare il patrimonio culturale dei musei, archivi, biblioteche e altre istituzioni culturali. La diretta streaming è assicurata dal Comune di Trieste.
Ultimo aggiornamento: 16:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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