Luca Zaia in diretta oggi: «Lockdown per no vax? No modello Austria ma possibile si valutino restrizioni differenziate». Terza dose per gli over 40 anche prima dei 6 mesi

Venerdì 19 Novembre 2021 di Beatrice Mani
Luca Zaia in diretta oggi
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Luca Zaia torna in diretta oggi, venerdì 19 novembre, per le ultime notizie sul Covid in Veneto e sulla gestione della pandemia. Nelle ultime settimane i contagi da Coronavirus sono tornati a salire in maniera importante in tutto il Nordest, tuttavia nonostante una crescita registrata anche dei ricoveri in veneto la situazione è sempre rimasta sotto controllo. Ma in Europa comincia a tornare "aria di lockdown", lo si è visto proprio oggi in Austria, dove da lunedì partirà un lockdown generale per 20 giorni che poi proseguirà per i non vaccinati. E proprio sul vaccino, sempre l'Austria, ha annunciato l'obbligo da febbraio 2022. Ma Zaia ha annunciato che in Conferenza delle Regioni non si è parlato del modello austriaco - secondo il presidente giuridicamente non applicabile nel nostro Paese -  ma non si è esclusa la possibilità, all'interno del modello italiano con zone a colori, di prevedere e declinare restrizioni differenziate per chi è vaccinato e chi non lo è. Tutto ancora da valutare e da decidere, ma l'ipotesi non è stata scartata.

Sulla copertura anticorpale di un siero in paricolare, invece, è di oggi la notizia di uno studio veneto che dimostra come, dopo sei mesi, gli anticorpi prodotti dal vaccino Pfizer anti Covid-19 inesorabilmente calano e quindi una terza dose sarà necessaria per tutti quelli che lo hanno ricevuto. E anche qui il governatore ha presentato una novità: da lunedì 22 novembre inizierà la vaccinazione per gli over 40, anche prima della scadenza dei sei mesi dalla seconda dose ricevuta.

Zaia in diretta oggi

Covid in Veneto

Oggi Luca Zaia non ha potuto presentareimmediatamente i dati aggiornati a inizio conferenza stampa ,poiché si è registrato un problema al software (incidenza a 1.88% ieri, nuovi contagi  1.603 e 4 vittime - Qui il bollettino integrale di ieri). Il report della Regione è stato diffuso in seguito, sempre durante la diretta. 

Il bollettino di oggi

Sono 1.283 i nuovi contagi Covid registrati in Veneto nelle ultime 24 ore.

Il dato porta il totale degli infetti a 497.612 dall'inizio della pandemia. Stabile il numero delle vittime, 11.892. Sale la pressione sugli ospedali, dove sono 421 i malati Covid ricoverati. Di questi, 357 (+6) sono ospitati nei reparti dell'area medica, 64 (+2) in terapie intensiva. Continua a salire il numero dei soggetti attualmente positivi, 19.297 (+669).

Il Veneto resta bianco: i dati

La dottoressa Francesca Russo ha presentato i parametri che determinano il passaggio di zona delle Regioni: la notizia è che il Veneto resta zona bianca. «Abbiamo un Rt a 1.23, rimasto uguale alla settimana scorsa. Incidenza: 166,1 casi su 100mila abitanti. 6% terapia intensiva (il limite è al 10%), 5% area medica (il limite è al 15%)».


Ospedali presi d'assalto per malattie respiratorie e influenza

La situazione negli ospedali veneti, illustrata dal governatore: «Stamani abbiamo fatto una riunione con i direttori generali delle Ulss: la gestione dei ricoveri attualmente è affrontabile, abbiamo 62 persone in terapia intensiva e un totale di 400 persone ricoverate (secondo i dati di ieri). Nella situazione sanitaria del veneto si aggiunge un fenomeno nuovo: gli ospedali sono presi d'assalto da patologie respiratorie che non avevamo nel 2020-2021, quest'anno l'influenza c'è. Nelle terapie intensive siamo in fase due con tutte le Ulss, tranne Belluno che è ancora alla fase uno». Cosa dice il modello matematico? «La previsione è che nel giro di 15 giorni potremmo arrivare a 100 persone in terapia intesiva».

Vaccini in Veneto

Le vaccinazioni proseguono, ma a quanto pare in Veneto, e più in generale in tutto il Nordest, esiste uno "zoccolo duro" di persone che non hanno alcuna intenzione di farsi il vaccino: «Abbiamo 650mila persone sotto i 12 anni che non sono vaccinabili al momento - ha sottolineato Zaia - e ci sono 656mila persone che non hanno alcun impedimento a vaccinarsi e che hanno deciso di non vaccinarsi. La media regionale è ad oggi dell'85.1 di vaccinati». QUI TUTTI I DATI AGGIORNATI DEI VACCINI FATTI IN VENETO. «La vaccinazione sta procedendo, ma è altrettando vero che  - come accade in Alto Adige e Fvg - che abbiamo uno zoccolo duro di persone che non vogliono vaccinarsi, e siamo distanti 4 o 5 punti da performance migliori».

La dottoressa Francesca Russo ha spiegato che: «Tutti i vaccini che stiamo usando sono efficaci per i Covid e le sue varianti, tuttavia per la variante inglese la risposta immunitaria è stata minore. I soggetti che si sono vaccinati mentre circolava la variante inglese potrebbero aver sviluppato minore immunità. Inoltre l'immunità - soprattutto nei soggetti in età avanzata e con patologie - non ha una durata come era previsto ma si ha la necessità di fare una terza dose "buster"».

Terza dose per i 40enni

Terza dose di vaccino per gli over 40 prenotabile ed effettuabile anceh a meno di 6 mesi dalla seconda dose ricevuta. «Noi oggi vogliamo lanciare la terza dose - ha siegato Zaia -. Sopra i 40 anni è possibile prenotare la terza dose, anche se si hanno meno di sei mesi dalla seconda. Già da adesso i cittadini del Veneto che possono vaccinarsi sono 1milione 647mila (di questi 231.551 hanno già avuto la terza dose, 210.894 hanno prenotato: si tratta del 27% degli aventi titolo). Nel vivo entreremo a dicembre, con tutte le maturazioni delle terze dosi ai sei mesi. cinquecento sms ogni minuto per inviare la notizia della possibilità di prenotarsi a questa fascia di persone che avranno diritto alla terza dose in Veneto. Noi faremo i vaccini anche in drive in se serve, e nonostante siamo in mancanza di personale, Per i sanitari è probabile che venga reintrodotta la terza dose obbligatoria».

Covid nelle scuole venete

Cosa sta succedendo, invece, nelle scuole del Veneto? A illustrare i dati è sempre la dottoressa Francesca Russo: «Si è registrato un aumento dei contagi nella fascia d'età 0-14». Scuole: «Abbiamo un trend in aumento rispetto alla settimana scorsa: 1.906 studenti positivi, 161 docenti positivi. 8.754 studenti in quarantena, in monitoraggio invece ce ne sono 11.503. In quarantena si trovano 650 docenti, 694 sono invece in monitoraggio. Il numero maggiore a Padova e Verona e poi Treviso». Dove sono concentrati i casi di positività? «Il 31,8% si è registrato nella scuola d'infanzia; il 31,9% nella scuola primaria: il 28.3% nella scuola secondaria di primo grado; il 21% nella scuola secondaria di secondo grado».

Green pass

La durata del certificato verde è in discussione, secondo quanto riferito dal governatore: «Non è escluso che la validità venga ridotta a 9 mesi, io avevo sentito parlare anche di 6 mesi». 

Restrizioni solo per i no vax?

Restrizioni o lockdown solo per i non vaccinati, oppure restrizioni per tutti? In quale direzione stiamo andando e cosa ne pensa Luca Zaia: «In Conferenza delle Regioni ho chiesto che si torni a riaprire un tavolo per fare un punto della situazione in maniera più frequente, visto che rientriamonella fase acuta, domandando un incontro con il ministro Speranza. Non si è parlato del modello Austria. A mio avviso, stante oggi la Costituzione, pensare di fare il lockdown per i non vaccinati, non si riesce. Secondo me non è praticabile dal punto di vista giuridico. Il ragionamento è stato un altro: evitare di chiudere e fare il lockdown. Ve li ricordate i tromboni che ci spiegavano quanto fosse brava la Germania? Il risultato è che la Germania si è fatta una sfilza di lockdown».

«Il nostro modello dei colori comunque ci ha permesso di evitare queste chiusure totali. Questo modello prevede un primo passaggio in zona gialla - con mascherine ovunque, anche all'aperto, 50% teatri e cinema -, poi si passa all'arancione - dove non si esce dai confini comunali - e alla rossa - dove si esce solo per andare a lavorare e fare la spesa. E' possibile che si valuti una differenziazione di queste misure in base allo stato vaccinale del cittadino, ma ad oggi non si è deciso nulla e la decisione dovrà comunque essere presa a livello nazionale».

Mancano i medici di base in Veneto

E' emergenza medici di base in tutto il Veneto, lo sottolinea l'assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin: «Abbiamo 2884 medici di base, se ne perdono circa 50 all'anno per pensionamento. Nella zona dove c'era il medico che è andato in pensione diventa una "zona carente", applichiamo le procedure previste in modo che ci sia qualcuno che partecipa, in base alla nostra graduatoria, per l'assegnazione delle zone carenti. A fine ottobre avevamo 561 zone carenti, dove mancano 561 medici, abbiamo assegnato 116 zone carenti. Non possiamo obbligare i medici a prendere un gruppo di assistiti in una zona, sono liberi professionisti convenzionati con il sistema sanitario. I medici ci sono ma non accettano di trasferirsi nelle zone carenti, preferiscono aspettare una zona maggiormente consona. Sono pagati in base al numero di assistiti e altri compensi basati su obiettivi da raggiungere».

Ultimo aggiornamento: 21 Novembre, 08:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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