Vigneti sostenibili: alla cantina Le Manzane l’uva Glera cresce insieme alle api

Mercoledì 8 Giugno 2022 di Brando Fioravanzi
Apicoltura nella cantina Le Manzane con i vigneti sostenibili
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VITTORIO VENETO - Tra i filari della tenuta Le Manzane nasce il "giardino delle api". «Un ritorno al passato - spiega Ernesto Balbinot, titolare della nota cantina di San Pietro di Feletto - perché una volta avevamo le arnie nei vigneti e le api facevano parte del nostro mondo agricolo». Da qualche settimana, in località Manzana di Vittorio Veneto, sono state posizionate cinque casette colorate per i piccoli insetti, considerati da sempre delle vere proprie sentinelle ambientali custodi della biodiversità.

Continua, dunque, l’impegno della cantina trevigiana per la tutela dell’ambiente, come l’adozione della certificazione SQNPI, il sistema di “Qualità sostenibile”, ovvero un patto con le future generazioni capace di segnare la strada per la realizzazione di scelte consapevoli e rispettose per la terra e le persone che la abitano.

Api e vino: Le Manzane lancia il progetto "Eno Bee"

Inoltre, la cantina Le Manzane ha deciso di aderire al progetto di ricerca "Eno Bee" per il reinserimento dell’ape in vigneto, mentre i ragazzi con disabilità dell'associazione "Casa Maria Adelaide da Sacco" onlus di Vidor, coinvolti da Diego Tomasi quale direttore del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG che sostiene l’iniziativa, hanno colorato e dipinto le arnie. «Per poter aderire al modello Eno Bee - spiega Mariagrazia De Belli di Enomarket che ha seguito il progetto - le aziende devono principalmente dimostrare una sensibilità ambientale volta all'implementazione della biodiversità. Le buone pratiche agricole e l'attenzione al produrre mettendo in primo piano l'ambiente sono le prerogative per una dimostrazione di sostenibilità. Le normative e le certificazioni di sistema come SQNPI fanno il resto». Insomma, api e vino sono un binomio vincente. «Le api fanno bene al vigneto - continua De Belli - perché implementano "l'entomofauna utile". Sono sentinelle ambientali e, in caso di grandinate a ridosso della raccolta, sanitizzano l'acino». «Avere le api in vigneto è vantaggioso - conferma Luca De Zanet, agrotecnico della cantina Le Manzane - perché sono dei buoni vettori di lieviti e quest’ultimi favoriscono la cicatrizzazione della buccia degli acini in caso di rottura a causa di eventi metereologici avversi. Evitano così una facile diffusione di patologie come il marciume acido. In più, in annate molto piovose, durante la fioritura migliorano e contribuiscono all’impollinazione. Viceversa, il vigneto fa bene alle api perché mette loro a disposizione, fin dall’inizio della primavera, fiori ricchi di polline come il tarassaco e il trifoglio. Poi, se vengono seguite le pratiche consigliate dal sistema SQNPI e viene attuato lo sfalcio dell’erba a filari alterni, le api troveranno sempre dei vigneti con piante ricche di fiori su cui nutrirsi».

Ultimo aggiornamento: 14:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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