Veneto Banca fa gola a Ubi e Bper
Vertice per l’ingresso a Piazza Affari

Giovedì 19 Maggio 2016 di Maurizio Crema
Veneto Banca fa gola a Ubi e Bper Vertice per l’ingresso a Piazza Affari
Veneto banca, potrebbe slittare l’offerta agli investitori pre quotazione. La "campagna vendita" delle azioni del gruppo trevigiano doveva scattare oggi e durare cinque giorni, ma potrebbe essere rinviata a lunedì prossimo a causa di una firma che appare cruciale: quella del fondo Atlante come sub garante dell’aumento di capitale da un miliardo organizzato da Banca Imi (gruppo Intesa). Atlante ha già "salvato" Popolare Vicenza investendo 1,5 miliardi a 10 centesimi per azione. Ora potrebbe intervenire anche su Veneto Banca, anche se c’è ottimismo da parte degli operatori e interesse da parte del territorio. Due grandi banche come Ubi e Bpm avrebbero messo gli occhi sul gruppo con base a Montebelluna, anche se subito sono fioccate le smentite.

«Non abbiamo dossier aperti» ribadisce per la seconda volta in pochi giorni, Victor Massiah, consigliere delegato di Ubi Banca. Ubi non pare intenzionata a muovere un passo almeno fino a quando Veneto Banca non avrà portato a termine l'aumento da 1 miliardo e la quotazione in Borsa, e la sua compagine azionaria non sarà definita. Complementarietà geografica e l'insistenza di Veneto Banca sul ricco territorio veneto possono essere però i presupposti di un felice matrimonio e per un’offerta azioni in cambio di azioni. Dunque tra pochi mesi e dopo un aumento che si annuncia a fortissimo sconto rispetto ai 7,3 euro del prezzo di recesso, Ubi potrebbe acquisire il controllo di Veneto Banca con un investimento limitato. Non per niente in Borsa i titoli di Bper e Ubi hanno corso, chiudendo rispettivamente in rialzo del 7,01% il primo e del 3,73% il secondo, dopo essere stati entrambi sospesi per eccesso di rialzo. Cauti gli analisti: Mediobanca ha ricordato la decisione con cui il management di Bper, nella conference call sui conti trimestrali, ha escluso fusioni che portino rischi aggiuntivi, come nel caso di Veneto Banca.
Intanto i vertici dell'istituto veneto hanno fatto visita in Consob in vista dell'aumento di capitale e dell'eventuale ammissione a quotazione in Borsa. Un incontro - a cui hanno partecipato il presidente Stefano Ambrosini, il direttore generale Cristiano Carrus e i consiglieri Carlotta De Franceschi e Fabio Bassan - definito di normale interlocuzione nell'ambito del processo di quotazione. Il cda di Montebelluna tornerà a riunirsi lunedì in modo da fare il punto sui diversi dossier aperti, tra cui l'aumento di capitale che dovrebbe scattare ai primi di giugno.

Ultima battuta sull’azione di responsabilità verso gli ex vertici che dovrà decidere l’assemblea del 15 luglio: «Esprimo il più vivo apprezzamento per la decisione assunta dal nuovo cda di Veneto Banca che nell'ultima assemblea ho concorso ad eleggere insieme a tanti altri piccoli azionisti». Così, con una nota, il segretario di Scelta Civica e viceministro all'Economia, Enrico Zanetti: «Rinnovo sconcerto e indignazione per l'opposto atteggiamento del consiglio di amministrazione di Banca Popolare di Vicenza».
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