In arrivo 10 velobox in città: «Saranno fissati sulle strade pericolose»

Martedì 11 Maggio 2021 di Mattia Zanardo
In arrivo 10 velobox in città: «Nelle strade pericolose»
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TREVISO - Gli automobilisti dal piede troppo pesante sull'acceleratore sono avvertiti: a breve a Treviso entreranno in funzione dieci nuove postazioni fisse per la rilevazione della velocità lungo altrettante strade cittadine dove i veicoli sfrecciano in gran numero e, di frequente, più del consentito, causando purtroppo incidenti. Si tratta di quelli che in gergo vengono chiamati Velobox, ovvero armadi blindati al cui interno può essere alloggiato il telelaser.

Per intendersi, una versione evoluta, perfettamente in linea con le attuali normative in materia, delle strutture tuttora presenti lungo il Put (ormai vetuste e destinate alla rimozione). L'amministrazione municipale ha già acquistato i dispositivi e, secondo le indicazioni delle polizia locale, li installerà nel giro di un mese.


I DISPOSITIVI
A differenza degli autovelox fissi lungo la Tangenziale, il cui funzionamento automatico è autorizzato da uno specifico decreto delle della Prefettura, i nuovi box necessiteranno di una presenza umana. In altre parole, una o più pattuglie delle polizia locale collocheranno e attiveranno di volta in volta la strumentazione nelle diverse postazioni, per poi rimanere sul posto e svolgere gli accertamenti. «Lo scopo è prevenire i comportamenti pericolosi legati all'eccesso di velocità - sottolinea Andrea Gallo, comandante della locale trevigiana - Sapendo che lì potenzialmente può essere in funzione l'autovelox, l'utente della strada è portato a rallentare. Ovvio che chi violerà il limite verrà sanzionato, ma il nostro obiettivo principale è preventivo, non di fare multe». Proprio per l'effetto deterrenza gli armadi, oltre all'apposita segnaletica, saranno di colore arancione, ben visibili. E i velobox verranno posizionati in luoghi tutt'altro che casuali, ma al contrario scelti secondo criteri oggettivi: in questo periodo il Comando di via Castello d'Amore, infatti, ha analizzato i dati sul traffico e sugli incidenti e ha individuato i dieci tratti della viabilità urbana a più altro tasso di passaggi e di sinistri.


I PUNTI CRITICI
La poco invidiabile top ten (attenzione: l'ordine non rappresenta una classifica tra le singole strade) comprende viale Brigata Marche, viale della Repubblica, Strada di San Pelajo, Castellana, Noalese, Strada di Sant'Angelo, via Sant'Antonino, viale IV Novembre, via Postumia e infine anche via Podgora, il rettilineo dove sabato sera un pirata ha travolto un anziano in bicicletta, poi deceduto in ospedale. L'inserimento di via Podgora, ricorda Gallo, è precedente al tragico fatto di cronaca: al di là che già da tempo gli agenti avevano intensificato i servizi in quel tratto proprio per la sua pericolosità, l'elenco è stato stilato ormai da diverse settimane e giovedì scorso - tre giorni prima dell'incidente mortale quindi - lo stesso comandante si era recato insieme ai suoi collaboratori in sopralluogo nelle dieci vie per verificare i punti precisi dove piazzare le nuove apparecchiature. Ora si provvederà a realizzare le basi in cemento e poi a montare i velobox: per metà giugno è prevista l'accensione.

Ultimo aggiornamento: 09:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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