Addio a Giancarlo Follador, studioso e insegnante

Una vita dedicata alle ricerche di storia locale e delle tradizioni. Per 37 anni è stato professore alle medie

Mercoledì 26 Luglio 2023 di Claudia Borsoi
Giancarlo Follador

VALDOBBIADENE - Cordoglio a Valdobbiadene per la morte del professor Giancarlo Follador. Già insegnante di applicazioni tecniche alla scuola media “Reatto” di Valdobbiadene, il 73enne era molto conosciuto in tutta la Marca Trevigiana per il suo impegno e competenza nelle ricerche di storia locale. Numerosi gli studi compiuti negli anni e i libri date alle stampe. Uno degli ultimi, nel 2016, era stato il diario di Caterina Arrigoni “Quando senza polenta si moriva di fame” scritto insieme a Luca Nardi.
Follador si è spento ieri e domani, alle 10 nella chiesa parrocchiale di Santo Stefano sarà celebrato il funerale.
Il 73enne lascia la moglie Tiziana, i figli Cristiana (campionessa di trail running che domenica ha dedicato al papà la vittoria sugli 80 chilometri della Trans d’Havet), Silvano e Alberta con Lorenzo, il nipote Sebastiano.

Eventuali offerte, come indicato dalla famiglia, saranno devolute al servizio cure domiciliari di Montebelluna.


LA CARRIERA
Nato a Santo Stefano di Valdobbiadene nel 1950, Follador, laurea in lettere, aveva insegnato alla scuola media “Reatto” per 37 anni fino alla pensione. Come ricordano gli amici, aveva dedicato la sua vita anche alla ricerca sulla storia locale e alla valorizzazione delle tradizioni agricole. Numerosi i libri e i saggi date alle stampe nei decenni. Aveva collaborato con l’Istreco, l’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea della Marca Trevigiana. «Ci ha lasciato Giancarlo Follador, grande compare di ricerche, di esplorazioni documentarie, di libri (Vas, Alano, Vidor, San Pietro di Barbozza, Valdobbiadene, Codognè...) e di discorsi – ricorda l’amico Lucio de Bortoli del direttivo Istreco -. Giancarlo era i suoi luoghi, era il suo porticato ed il suo sguardo, quello vivido, quello che ha anche negli occhi, teso verso il futuro e l’altrove. Una grave perdita per la storia di queste lande».
Follador era anche un giornalista pubblicista ed aveva a lungo collaborato, con articoli di storia e attualità, con vari giornali del Quartier del Piave.


LA PASSIONE
Dopo la pensione, si era dedicato alle sue vigne di prosecco sulle colline del Cartizze, abbandonando la coltivazione tradizionale per abbracciare il metodo biologico e biodinamico, condividendo questo progetto con i figli Silvano ed Alberta. Per tutti a Valdobbiadene era comunque rimasto il “professor Follador”. Numerosi i messaggi di cordoglio, di stima ed affetto indirizzati in queste ore alla famiglia Follador da amici, ex allievi e colleghi di numerose ricerche storiche del 73enne.

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