Mestriner e la nazionale trapiantati si confermano campioni del mondo in Australia

Martedì 18 Aprile 2023
Marco Mestriner a Perth dopo il trionfo nel volley

TREVISO - Marco Mestriner ha nuovamente messo al collo l’oro con la nazionale di pallavolo trapiantati-dializzati ai XXIII World Transplant Games di Perth. La formazione italiana protagonista di un percorso netto (in finale battuta la Gran Bretagna), bissa il titolo iridato conquistato nella precedente edizione della manifestazione, che riunisce nella città australiana più di 2500 atleti portatori di trapianto d’organo solido e di tessuto e donatori da vivente provenienti da 60 Paesi del mondo. Le speranze di andare a medaglia Marco le aveva espresse alla vigilia, con un moderato ottimismo che ha trovato concretizzazione nella medaglia più preziosa. «Una grandissima emozione essere il capitano di una squadra unita, vincente e che riesce a portare un grande messaggio per il trapianto e una vera seconda possibilità di vita. – la dichiarazione ufficiale di Marco -. Essere i campioni del mondo ci riempie di orgoglio per la maglia azzurra che indossiamo e la bandiera tricolore che abbiamo sul petto, ma è soprattutto per noi l’occasione del più bel ringraziamento che possiamo fare ai nostri donatori. Senza di loro non saremo qui! Viva la pallavolo, viva l’Italia, viva la vita». La nazionale italiana trapiantati, partita con una delegazione di 35 atleti: 28 uomini e 7 donne sta vincendo anche in altre specialità e punta a migliorare le 30 medaglie dei mondiali di Newcastle.

IL PERSONAGGIO

Marco Mestriner, sposato e padre di due ragazzi, è un atleta che ha vinto sino ad oggi a livello mondiale un bronzo nel basket e uno nel volley nel 2017 e oro nel volley e bronzo basket nel 2019. A livello nazionale è attivissimo perché è atleta Fipav, allenatore di squadre giovanili del Lupino Volley, tecnico Fipav specializzato in sitting volley. Nel 2016 ha fondato a Treviso la prima squadra di sitting volley della provincia. Oggi fa parte della commissione di sitting volley della federvolley veneta ed è coordinatore nazionale per Aned Sport che è un Comitato Speciale all’interno di Aned Onlus che si occupa di coordinare e organizzare tutte le attività sportive in Italia per i pazienti dializzati e trapiantati. «Fin da piccolino per me lo sport è sempre stato innanzi tutto una grande passione – racconta Marco-. Mi ha sempre insegnato a migliorarmi in campo e fuori, il rispetto delle persone, in primis dei miei compagni di squadra. Con la malattia tutto questo si è trasformato in motivazione. Tornare a riprendermi quello che la malattia ha provato a togliermi, ma allo stesso tempo la sfida con la malattia la vivo come una sfida nello sport: rispetto di tutti, ma paura di nessuno. Lo sport è poi una medicina che mi permette di mantenere maggiormente in salute l’organo trapiantato e uno straordinario messaggero universale per fare capire come quel trapianto mi abbia permesso di tornare a una vita quasi normale».

Un percorso netto impressionante sin dal girone di qualificazione quello della  Nazionale.

Vittorie con Gran Bretagna (25-4, 25-5), Australia A (25-12, 25-8), Australia B (25-8, 25-6) e Usa (25-5, 25-7). Poi in finale per la medaglia d’oro nuovamente la Gran Bretagna, regolata con un perentorio 25-15 e 25-9 che vale il trionfo senza lasciare agli avversari incontrati nemmeno la soddisfazione di un singolo set strappato agli azzurri.

«Sono doppiamente orgoglioso per questo fantastico risultato - commenta Davide Giorgi, Delegato per Treviso del Comitato Italiano Paralimpico -. Lo sono come rappresentante CIP di questo territorio che tanto continua a dare allo sport italiano, e lo sono come amico e grande estimatore di Marco Mestriner, un atleta ed una persona che ispira chiunque abbia la fortuna di conoscerlo».

«I numeri parlano chiaro - prosegue Giorgi -, un successo che racconta di una superiorità assoluta, e che conferma la dimensione di un movimento, quello dello sport per atleti trapiantati o dializzati, che pur essendo già al top può dare ancora molto, considerati i dati nazionali in costante crescita sulle persone in questa condizione”, prosegue Giorgi. “Il Presidente Pancalli, e con lui tutta la filiera del CIP, pone da tempo la massima attenzione a questa realtà, e di sicuro questo titolo potrà fare da stimolo ad una diffusione sempre più ampia della pratica sportiva come leva inclusiva e come veicolo di una reale cultura della prevenzione legata agli stili di vita sani». 

Marca Trevigiana che con questo mondiale d’oro c’entra molto, conclude il Delegato CIP per Treviso: “Beh, il primo raduno in preparazione a questo mondiale si è svolto a Possagno, in occasione dell’edizione 2022 di 6 Insuperabile, il progetto multi-sportivo e artistico-culturale recentemente presentato al Governatore Zaia in un doppio appuntamento. Visto che abbiamo portato così bene al Volley, l’iniziativa di invitare anche altre discipline prende un’accelerata notevole, ci sono molti trofei internazionali che il nostro territorio e la struttura CIP coinvolta nel progetto 6 Insuperabile possono contribuire a centrare, le porte della Marca sportiva sono aperte per tutt»”.

Ultimo aggiornamento: 19 Aprile, 10:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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