Studenti bulli nelle lezioni online. Il provveditore: «Denunciamo»

Mercoledì 13 Maggio 2020 di Alessandra Vendrame
Una lezione da remoto
TREVISO Si intromettono sotto falsa identità digitando credenziali di altri studenti per accedere alle piattaforme scelte dalle scuole per la didattica a distanza. Fanno poi irruzione a ruota libera a suon di sproloqui, battute e scherzi, interrompendo senza ritegno l’ora di lezione online con messaggi scritti o audio, prendendo di mira professori e compagni. Chiuse le scuole per l’emergenza Coronavirus, la nuova frontiera del bullismo sbarca nel continente della didattica a distanza. A darne il campanello d’allarme sono diversi istituti scolastici della Marca che hanno segnalato i casi direttamente alla direzione dell’ufficio scolastico territoriale di Treviso: «In generale si segnalano delle manifestazioni poco educate da parte di studenti nei confronti di compagni e docenti – spiega la dirigente dell’ufficio scolastico provinciale, Barbara Sardella – Con una totale mancanza di rispetto per l’istituzione scolastica. Di questo genere di comportamenti si parla da tempo nella scuola. E quando necessario gli istituti portano avanti procedimenti disciplinari nei confronti degli studenti responsabili. Adesso la maleducazione non ha risparmiato nemmeno la didattica a distanza. E non possiamo certo parlare di goliardate. A esser presi di mira con comportamenti non rispettosi sono spesso compagni di scuola in difficoltà, ma anche docenti. Episodi ci sono stati segnalati da parte di scuole e associazioni». E gli studenti bulli ora rischiano la denuncia.
LE IRRUZIONI
Battute, volgarità, prese in giro, scherzi lanciati come dadi impazziti nella piattaforma delle lezioni da parte di chi quanto a mezzi forniti dalle frontiere digitali non è certamente a digiuno. Lo stratagemma più gettonato è quello di pescare direttamente in rete le credenziali usate dai compagni di scuola per entrare indisturbati nella piattaforma online. E celarsi così dietro una falsa identità. Visto che senza credenziali nessuno studente può prender parte alle lezioni a distanza.
LA CONDANNA
«Sicuramente questi comportamenti sono al limite del penale. Ed è bene che le scuole mantengano alto il livello di attenzione – spiega il provveditore Sardella – Quanto a conoscenze degli strumenti messi a disposizione dalla rete internet i ragazzi sono un passo più avanti. Nessun estraneo al gruppo classe può prender parte alla lezione a distanza. Ma chiunque può entrare se riesce a venire in possesso delle credenziali altrui. Tante volte quelle che possono apparire come goliardate sono invece comportamenti per i quali è prevista una procedura d’ufficio. Lo scambio di persona prevede la segnalazione alla Procura e dunque l’avvio di una procedura penale. Bisogna stare molto attenti a quello che si fa. Perché ciò che si considera uno scherzo può invece avere conseguenze pesanti»
Ultimo aggiornamento: 08:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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