TREVISO - Una trentina di immigrati, provenienti da vari paesi del centro Africa e destinati dal prefetto di Venezia a essere ospitati in provincia di Treviso, sono stati "abbandonati" davanti alla stazione. Hanno passato la notte in corriera, usufruendo dei servizi igienici della stazione, aperti per loro dalla Polfer. In mattinata i volontari della Caritas hanno portato loro viveri e vestiti. La Prefettura di Treviso ha detto di non avere alcuna possibilità di alloggiarli e nessuno dei comuni si è fatto avanti.
Giovanni Manildo, sindaco di Treviso, oggi non ha partecipato per protesta al vertice di Venezia fra prefetti e sindaci dei comuni capoluogo. Manildo ha motivato la sua assenza sostenendo che la materia è stata gestita male e che i comuni non hanno più la possibilità di ospitare i profughi.
Poi una soluzione è stata trovata, almeno per una notte, come racconta Manildo: «Mi sono vergognato di vedere persone abbandonate a dormire in un autobus davanti alla stazione dei treni e non potevamo restare sordi a un’emergenza umanitaria». Con l’assessore alle politiche sociali Liana Manfio, Manildo ha lavorato per dare una risposta all’emergenza: «Ringrazio la comunità marocchina e il presidente Abdallah Kerzraji che si è reso disponibile ad accogliere queste persone. Per questa notte, grazie anche al nostro interessamento e al lavoro di Caritas, in 39 verranno ospitati nel centro culturale Hilal».
Servizi sull'edizione di Treviso del Gazzettino in edicola mercoledì 18 febbraio
Ultimo aggiornamento: 19:37
Giovanni Manildo, sindaco di Treviso, oggi non ha partecipato per protesta al vertice di Venezia fra prefetti e sindaci dei comuni capoluogo. Manildo ha motivato la sua assenza sostenendo che la materia è stata gestita male e che i comuni non hanno più la possibilità di ospitare i profughi.
Poi una soluzione è stata trovata, almeno per una notte, come racconta Manildo: «Mi sono vergognato di vedere persone abbandonate a dormire in un autobus davanti alla stazione dei treni e non potevamo restare sordi a un’emergenza umanitaria». Con l’assessore alle politiche sociali Liana Manfio, Manildo ha lavorato per dare una risposta all’emergenza: «Ringrazio la comunità marocchina e il presidente Abdallah Kerzraji che si è reso disponibile ad accogliere queste persone. Per questa notte, grazie anche al nostro interessamento e al lavoro di Caritas, in 39 verranno ospitati nel centro culturale Hilal».
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