La collezione di intimo delle nonne
donata al museo civico di Treviso

Mercoledì 22 Gennaio 2014 di Paolo Calia
La collezione di intimo delle nonne donata al museo civico di Treviso
TREVISO - Camicie e cuffie da notte, scendiletto, mutandoni in pizzo e invernali da donna lunghi fino al ginocchio, sottovesti; ma anche grembiulini, gonne e sottogonne, tovaglie ricamate. Un centinaio di capi, conservati con cura come se fossero appena usciti dall'armadio della nonna. O meglio: della bisnonna.



Frammenti del passato, tessuti carichi di storia nati in epoche ormai lontanissime e custoditi con amore. Abbigliamento di ogni giorno, per lo più biancheria intima delle donne di fine '800 e dei primi anni del '900, vestiti che la moda e l'età hanno relegato in soffitta o dentro vecchi bauli. Ed è proprio lì che Anna Maria Pesce in Basso, moglie dello storico trevigiano Toni Basso, li ha scovati prima che venissero buttati e la memoria di una generazione cancellata.



Sì, perché anche quei tessuti così retrò sono dei documenti preziosi per mantenere vivo il ricordo delle tradizioni. E proprio per preservare questo patrimonio culturale, la signora Basso ha deciso di donare tutta la sua collezione ai musei civici cittadini dove già si trova una piccola sezione dedicata proprio ai tessuti.



E nemmeno il freddo burocratese con cui la donazione è stata trasformata in delibera e poi votata in giunta («Accettazione del dono di alcuni manufatti tessili per i musei civici», questo il titolo del documento), ha raffreddato tutto il suo carico di curiosità e interesse.



«Mia moglie ha raccolto questi capi nel corso degli anni - racconta Toni Basso - provengono da famiglie trevigiane che non sapevano più che farsene. In tanti, invece di buttare via tutto, ce li hanno dati. La collezione è nata così, mettendo assieme i pezzi un po’ alla volta. Adesso però abbiamo pensato che sarebbe stato bello donarli a chi avrebbe potuto valorizzarli. Abbiamo pensato al museo della Moda in provincia di Brescia, poi ci siamo detti che sarebbe stato meglio rivolgerci al nostro Comune. E l'amministrazione è stata ben lieta di accettare questo lascito».



Particolarmente soddisfatto è Luciano Franchin, assessore alla cultura: «È una collezione di pregio oltre che molto bella - sottolinea - il Museo civico ha già una sezione dedicata ai tessuti e adesso diventerà ancora più preziosa. Ma la cosa che mi fa più piacere è notare come in questi ultimi mesi tante persone abbiano deciso di donare qualcosa ai musei. Scelte di alto valore civico che consentono ai cittadini di ammirare oggetti e collezioni che altrimenti rimarrebbero chiusi nelle case».
Ultimo aggiornamento: 23 Gennaio, 12:45

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci