Vaccini a scuola, 10mila adesioni dei prof in due giorni: «È un nostro dovere»

Venerdì 19 Febbraio 2021 di Mauro Favaro
Prosegue la campagna di vaccinazione anti covid

TREVISO «Vaccinarsi contro il coronavirus è un dovere civico per gli insegnanti e per tutto il personale pubblico che è a contatto con molte persone e che di conseguenza, se non immunizzato, potrebbe mettere in pericolo la salute di altri». Franco De Vincenzis non ha dubbi. Il preside del liceo Giorgione di Castelfranco ha accolto con soddisfazione la scelta dell’Usl della Marca di anticipare i tempi organizzando un appuntamento straordinario in questo fine settimana per vaccinare gli insegnanti e il personale scolastico, dagli asili nido alle superiori. Si parte domani (dalle 14 alle 19) e si continua domenica (dalle 8 alle 20). Lui stesso ha subito confermato la propria disponibilità. Così come hanno fatto i presidi di molte altre scuole: dal Duca degli Abruzzi di Treviso all’istituto Cerletti di Conegliano, passando per il liceo Canova, il Besta e il Riccati. L’azienda sanitaria ha raccolto oltre 10mila adesioni in soli due giorni. Già più della metà delle circa 16mila persone che lavorano nelle scuole.

LA PRIMA TRANCHE

In questo week-end verranno vaccinati 7.800 operatori nei quattro centri già usati per gli ottantenni: il Bocciodromo di Villorba, il centro culturale di Riese Pio X, il Palaingresso Fiere di Godega Sant’Urbano e l’ex Foro Boario di Oderzo. «C’è stata un’ottima risposta – sottolinea Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl – l’obiettivo ora è vaccinare tutto il personale delle scuole in quattro giornate: dopo le prime due, ne organizzeremo almeno altrettante. Così potremo aumentare fin da subito il grado di sicurezza nelle scuol. Gli insegnanti e il resto del personale verrà vaccinato con il siero AstraZeneca. All’inizio si pensava di utilizzarlo solo fino ai 55 anni. Dopo il via libera dell’Agenzia italiana del farmaco, invece, adesso si sale fino a 65 anni. Fermo restando che per le persone costrette a convivere con delle patologie, come malattie respiratorie, cardiocircolatorie, neurologiche, insufficienza renale e malattie autoimmuni, si procederà con una seduta vaccinale a parte utilizzando il siero Pfizer. Il personale scolastico può prenotare la propria vaccinazione entro domenica sulla piattaforma Vogliovaccinarmi nel sito internet dell’azienda sanitaria. Qui si dichiara la disponibilità a essere convocati per una seduta vaccinale, specificando generalità, età e presenza di eventuali patologie. Dopodiché l’Usl procede con le convocazioni tramite mail in base alle dosi di vaccino disponibili.

RAFFICA DI ADESIONI

«Ho dato l’adesione praticamente in tempo reale, così come hanno già fatto molti insegnanti – spiega Antonia Piva, preside del Duca degli Abruzzi – le vaccinazioni rappresentano un passaggio fondamentale per tornare a lavorare nelle scuole con più serenità». Al Canova sono sulla stessa linea: «Mi sono iscritta subito – dice la preside Mariarita Ventura – tutti i docenti che ho incontrato hanno dato la propria disponibilità. La tempestività con la quale si è mossa l’Usl è stata apprezzata a livello generale. Adesso la cosa più importante è vaccinare il maggior numero di persone nel minor tempo possibile». La pensano allo stesso modo al Besta di Treviso. La preside Renata Moretti ha già dato la propria adesione: «E tantissimi altri docenti si sono a loro volta iscritti – conferma – c’è molta fiducia nei vaccini anti-Covid, anche da parte di chi generalmente magari segue modalità di cure alternative». Non ci sono solo gli insegnanti. Pure tra il personale Ata sono fioccate le adesioni. «Tutti noi respiriamo la voglia di riconquistare un po’ di normalità», sottolinea Luisa Mattana, dirigente del Riccati di Treviso. «L’anticipazione della campagna è una buona notizia che abbiamo accolto con favore – tira le fila Mariagrazia Morgan, preside del Cerletti di Conegliano – io mi sono prenotata subito, senza difficoltà. È un’altra conferma della capacità organizzativa già dimostrata dalla sanità trevigiana da quando siamo alle prese con la pandemia». 

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