Imbrattato il primo treno elettrico, furia Zaia: «Fuori i colpevoli»

Mercoledì 16 Giugno 2021 di Luca Anzanello
Il treno elettrico
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CONEGLIANO - «Subito imbrattato un treno elettrico nuovo di zecca» denuncia l'associazione TreniBelluno. E a stretto giro arriva la condanna del presidente del Veneto Luca Zaia. La flotta dei nuovissimi elettrotreni Pop, che da domenica garantiscono buona parte dei 15 collegamenti diretti giornalieri tra Venezia, Conegliano e Belluno e viceversa, ha già subìto un danno: un graffitaro ha lasciato la sua sgradita impronta sulla facciata, come ha reso noto lunedì sera via social, con toni infastiditi, il gruppo di pendolari, conoscitori e sostenitori del trasporto pubblico TreniBelluno.

SERIALE
«Saranno vent'anni che il tizio che si firma Aids imbratta stazioni e treni come il Pop arrivato oggi a Belluno.

Avrà causato danni per centinaia di migliaia di euro, e costui è ancora libero di danneggiare i beni pubblici?» domanda il gruppo, che nella stazione del capoluogo dolomitico ha organizzato nello scorso weekend una mostra di materiale ferroviario che ha riscosso notevole successo. «Questo imbrattamento è davvero una nota stonata» allarga le braccia l'esponente vittoriese di TreniBelluno Alessandro De Nardi. Proprio a Belluno, dopo essere salito su un Pop a Conegliano insieme alla sua vice Elisa De Berti e al ministro Federico D'Incà, Zaia ha tenuto venerdì il discorso celebrativo sull'inizio della nuova era del trasporto ferroviario tra colline del Prosecco e Dolomiti. «Ora si tratta di trattare bene questi treni e non imbrattarli» è stata la sua raccomandazione, evidentemente non raccolta da tutti. Il vandalismo ha riguardato il convoglio che lunedì è partito da Venezia alle 18.43 alla volta di Belluno via Conegliano. Di esso non circolano immagini, probabilmente anche per non dare visibilità all'autore del gesto che Zaia condanna.

LA CONDANNA
«Non ho visto il danno al treno, ma conosco il gruppo TreniBelluno premette sono ragazzi in gamba che oltre ad avere la passione per il servizio ferroviario sono anche sentinelle del territorio. Perciò non ho motivo di pensare che parlino di qualcosa che non esiste. Anzi, episodi del genere purtroppo stanno diventando ordinaria amministrazione. Sono convinto che graffiti realizzati in spazi messi a disposizione dai Comuni, come muri o altri manufatti, siano una forma d'arte. Andare invece a imbrattare treni, oltretutto appena entrati in servizio, grida vendetta».

L'APPELLO
E quindi, per il presidente «bisogna trovare i responsabili di quanto accaduto. L'arte non distrugge, ma dovrebbe creare. E queste non sono forme d'arte ma vandalismi belli e buoni. Riparare danni del genere è qualcosa che viene pagato con i soldi di tutti noi. Mi appello alle forze dell'ordine affinché osservino le immagini delle telecamere di videosorveglianza e capiscano chi è l'autore di questi gesti». Ieri sera, quasi a evidenziare il contrasto tra bellezza e vandalismi, la De Berti ha postato una foto di un Pop immacolato e baciato dal sole nella scenografica stazione di Santa Croce del lago. «Guardandola, provo orgoglio ed emozione» ha scritto la vice Zaia.
 

Ultimo aggiornamento: 18:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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