Toti Dal Monte, record di iscrizioni: «Treviso capitale della lirica»

Venerdì 21 Maggio 2021 di Chiara Pavan
La conferenza stampa del teatro stabile del Veneto per presentare il Toti Dal Monte

TREVISO - L'obiettivo è ambizioso, trasformare «Treviso nel punto di riferimento nazionale per la lirica e per i giovani talenti». Il sindaco Conte guarda avanti, e la presentazione della 49. edizione del concorso per cantanti lirici Toti Dal Monte, dal 7 al 12 giugno al Del Monaco, rappresenta il miglior palcoscenico per annunciare il progetto, condiviso anche dallo Teatro Stabile del Veneto. «Ci sono tutte le condizioni perchè Treviso diventi un riferimento nazionale per la lirica». E il Toti, che sceglie i cantanti per i ruoli del Don Pasquale di Donizetti, al debutto nella stagione 2021/2022 del Comunale e nel cartellone 2021 della lirica di Padova, Rovigo e Bassano, è un ottimo punto di partenza. Con il record di candidature arrivate dal tutto il mondo, ben 247 contro la media di 80 del passato, dimostra «il grande interesse che si è acceso a livello mondiale sulla città di Treviso - aggiunge soddisfatto Conte - Treviso ha un tesoro da valorizzare.

Stiamo investendo tantissimo sulla cultura. E gli effetti in città si vedono: tra ristrutturazioni, programmazioni, eventi e nuovi progetti, abbiamo messo sul piatto più di 10 milioni di euro in tre anni. Con lo Stabile ci abbiamo creduto, stiamo raccogliendo quanto seminato poco più di due anni fa».

IL PIANO
Concorda il presidente Beltotto, che sogna di richiamare i ragazzi «delle medie e dei licei a sentire la musica che ha fatto grande questa regione: abbiamo in cantina 200 titoli operistici nati in Veneto, inventati in Veneto che vorremmo rimettere sul palcoscenico». Lo Stabile vorrebbe così candidare Treviso come «capitale del circuito della musica lirica. Certo, nessuna concorrenza a chi è più bravo di noi, come la Fenice o le fondazioni liriche, ma siamo in grado di costruire un circuito che abbia caratteristiche di originalità. Questa la scommessa del prossimo triennio». Ieri, sul palco del Comunale, accanto a Beltotto, a Conte e all'assessore Colonna Preti, al direttore della stagione lirica Canazza, tutti in armonia tra grandi complimenti reciproci, anche il neo direttore artistico dello Stabile Giorgio Ferrara: «Credo sia giusto pescare in quell'enorme repertorio veneziano i cui i nomi non sono sconosciuti, pensiamo solo a Vivaldi e alle cose meravigliose che si possono recuperare, alle quali possiamo dare una nuova luce. Bisogna mettersi al lavoro».

IL LAVORO
Il Toti, intanto, ha già vissuto una preselezione: 107 le voci ammesse alle audizioni che si terranno in presenza dal 7 al 12 giugno al Del Monaco (si comincerà dalla lettera M) e in cui verranno assegnati i ruoli del Don Pasquale (basso, baritono, tenore, soprano), e i vincitori potranno esibirsi sul palco per tutta la tournée dell'opera. A guidare la giuria esaminatrice il musicista veronese Giorgio Benati, deciso a scoprire artisti «che non soltanto sappiano ben cantare, ma anche a recitare». Al suo fianco anche il maestro Giancarlo Andretta, trevigiano doc, direttore della Filarmonia Veneta, che guiderà le 7 recite di Don Pasquale a fine settembre e inizio ottobre. In giuria anche il celebre basso trevigiano Roberto Scandiuzzi e la star della lirica Mariella Devia che proprio vincendo il Toti Dal Monte nel 73 iniziò la sua carriera. «E per la prima volta -chiude Canazza - nella finale del concorso, i cantanti saranno accompagnati dall'orchestra sinfonica. Dalla Filarmonia Veneta diretta dal maestro Titotto. Sarà una grande edizione del Toti dal Monte».
 

Ultimo aggiornamento: 08:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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