Tessitura Monti, parte la Cigs, ma c'è un investitore interessato

Mercoledì 12 Febbraio 2020 di Mattia Zanardo
La sede principale di Tessitura Monti a Maserada
TREVISO Chi vorrà rilevare la Tessitura Monti dovrà mantenere l’attività nel quartiere generale di Maserada, in provincia di Treviso, e garantire i livelli occupazionali.
Le condizioni, peraltro previste da alcuni vincoli di legge, sono state poste dal commissario giudiziale Fabio Pettinato anche all’investitore che, nelle scorse settimane, ha manifestato un possibile interesse per la storica azienda trevigiana.
GARANZIE OCCUPAZIONALI
L’ultracententario gruppo tessile, tra i più noti produttori italiani di tessuti per camiceria, a fronte di una pesante situazione debitoria (a fine 2018, ultimi dati ufficiali, l’esposizione sfiorava gli 84,5 milioni di euro) è stato inserito in amministrazione straordinaria lo scorso 7 febbraio.
Ieri, in Regione, a Venezia, è stato firmato l’accordo per la cassa integrazione straordinaria, ulteriore tassello per l’opera di risanamento e rilancio (e, a sua volta, elemento necessario per la concessione della procedura).
L’incontro ha visto al tavolo l’assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan, e i tecnici dell’unità di crisi, i rappresentanti della proprietà, di Assindustria VenetoCentro, i sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil e Fabio Pettinato, commercialista milanese incaricato dal Tribunale della gestione in questa fase (si attende a giorni la nomina del commissario straordinario che peraltro potrebbe essere lo stesso professionista).
RILANCIO POSSIBILE
Pettinato ha ribadito le valutazioni, espresse nella sua relazione consegnata ai giudici, secondo cui sussistono i presupposti per un recupero dell’equilibrio economico e ha confermato di aver avuto dei contatti con un possibile investitore, su cui si mantiene massima riservatezza. Anche perché, per ora, non c’è alcuna vera e propria offerta ufficiale.
Nel contempo, è stata sottoscritta l’intesa per la cassa integrazione straordinaria, a partire dal 23 dicembre scorso, per un anno, per 238 dei 248 dipendenti oggi in forza (restano esclusi, nove dirigenti e un apprendista).
Verrà applicata a seconda delle esigenze produttive del momento.
ATTACCAMENTO
L’assessore Donazzan si è rivolta anche gli altri industriali veneti: «La Regione c’è e ci sarà sempre al fianco di Tessitura Monti, in ogni fase di questa procedura - ha dichiarato l’esponente della Regione Veneto rivolgendosi al commissario Pettinato, a cui ha riconosciuto grande passione e competenza - sia nei confronti dei ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico che nei riguardi del territorio. Questo territorio infatti, ma soprattutto questi lavoratori, hanno dato prova di un totale attaccamento alla propria azienda, lavorando anche in condizioni difficili quando, ad esempio, sono stati costretti da un inconveniente a lavorare al freddo - ricorda la responsabile dell’assessorato al lavoro e alla formazione in Veneto -. L’appello principale che faccio è agli imprenditori veneti, affinché guardino con il coraggio, che da sempre li contraddistingue, al futuro di Tessitura Monti». Per ora il presidio produttivo trevigiano è salvo anche con la cigs. Almeno fino a fine anno.
 
Ultimo aggiornamento: 13 Febbraio, 09:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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