Troppi tavolini all'aperto, residenti in rivolta: «Occupano tutte le vie»

Mercoledì 19 Maggio 2021 di Paolo Calia
Tavolini in centro a Treviso

TREVISO - I tavolini di bar, osterie e ristoranti invadono le vie del centro.

E il sindaco Mario Conte gongola: «Una Treviso così mi piace». Ma questa moltiplicazione di plateatici in ogni angolo libero, lungo le strade o sopra parcheggi e posti per il carico e scarico, ha anche delle contro indicazioni. Una su tutte: le proteste dei residenti, che seppur ancora soffuse cominciano ad alzarsi, e dei commercianti. I social si stanno riempendo delle prime lamentele, sopratutto per quanto riguarda il carico/scarico, angoli di strada contesi e sempre più preziosi dove si scontrano due esigenze: quella dei commercianti di avere un posto per caricare e scaricare la merce, quella dei ristoratori di avere tavolini per sopperire al divieto di servire i clienti all'interno del locali. E tante amentele stanno cominciando ad arrivare anche a Ca' Sugana.

I NODI

«La scelta che abbiamo fatto è di rendere la città vivibile - spiega il primo cittadino - poi è ovvio che dovremo trovare un punto d'incontro tra quelle che sono le esigenze dei commercianti, dei ristoratori, di chi vive la città per lavoro e dei residenti. L'appello che faccio è di andare oltre il proprio giardino. Adesso ognuno guarda solo alle proprie necessità. Oggi invece dobbiamo ragionare di comunità». Conte insomma chiama a raccolta tutti i trevigiani chiedendo pazienza. Un discorso simile lo aveva già fatto all'indomani del ritorno in zona gialla, quando le limitazioni imposte dalle norme anti-Covid subirono un primo allentamento. In quei giorni di moderato ottimismo chiese pazienza ai residenti, sopratutto del centro, in vista del ritorno dei clienti ai tavolini dei bar e delle chiacchiere sotto le finestre. Tutte condizioni che, spesso e volentieri, sfociano in comitati più o meno agguerriti e in polemiche sempre molto accese.

L'APPELLO

Adesso però è la questione dei tavolini ovunque a tenere banco: «C'è una categoria che ha bisogno di essere aiutata e sostenuta. E questo stiamo facendo - sottolinea - ovvio che la città dovrà adattarsi alle nuove esigenze. Quindi l'appello che faccio è: aiutiamoci, capiamoci. Sulla base di queste nuove esigenze progetteremo la città del futuro». Un discorso ampio che, ridotto all'osso, si traduce concretamente in parcheggi in meno per chi arriva in centro in auto e qualche carico e scarico sacrificato sull'altare del tavolino per la consumazione. «È così - conferma il sindaco - abituiamoci all'idea di avere qualche parcheggio in meno e di fare qualche passeggiata in più. L'aspetto economico legato al mancato guadagno dalla sosta non mi preoccupa. Meglio che ci rimetta qualcosa il Comune piuttosto che le attività cittadine». 

LE MISURE

E gli incassi ridotto riguarderanno anche il fiorire di plateatici: «Abbiamo già annunciato ufficialmente che, almeno per tutto il 2021, i plateatici resteranno gratuiti - ricorda Conte - e stiamo mettendo a disposizione spazi importanti per rilanciare un'economia in sofferenza da quattordici mesi. Il futuro? Secondo me ha senso continuare così, ma non possiamo ignorare quelle che sono le esigenze dei residenti. Dovremo quindi trovare un punto d'equilibrio nuovo rispetto al passato. Oggi parliamo di plateatici totalmente gratuiti, quando un domani torneranno a pagamento dovremo tenere conto di una città che sarà sempre più a misura d'uomo. Un plateatico più grande significa anche maggiori incassi, sono convinto che quando sarà il momento gli stessi gestori saranno ben felici di pagare. Oggi l'esigenza è rimettere in piedi l'economia».
 

Ultimo aggiornamento: 20 Maggio, 09:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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