Tagli al bilancio, l'austerity risparmia solo la mensa e e lo scuolabus

Sabato 23 Aprile 2022 di Yvonne Toscani
Il trasporto scolastico è un tema molto sentito dalle famiglie della montagna del Comelico e del Cadore

SANTO STEFANO- La relazione tecnica, elaborata dai responsabili d’area del Comune di Santo Stefano per il piano di riequilibrio economico, necessario per colmare in 20 anni il buco da 2 milioni di euro, non è stata completamente presa in considerazione dall’amministrazione comunale. Lo afferma direttamente Palazzo Alfarè, che assicura il mantenimento del servizio gratuito di scuolabus e che le tariffe della mensa non hanno subito alcun aumento. «Nella relazione tecnica elaborata dagli uffici – si legge in una nota uscita dal municipio di piazza Roma – venivano proposti dei tagli, che fortunatamente non si sono resi necessari».

Nel verbale del 13 aprile scorso, il revisore dei conti, Massimo Prando, ha evidenziato che le misure di risanamento del bilancio sono riepilogate nella relazione dei responsabili dei servizi competenti, allegata al piano di riequilibrio, e che esse sono riconducibili sostanzialmente ai seguenti interventi: interruzione del servizio affidato alla Cooperativa Cristoforo di Pontassieve per la pulizia di strade e manutenzioni ambientali, con risparmio, a regime, di 30.492 euro annui; sospensione dei contributi alle associazioni locali (5.500); eliminazione della spesa per pacchi dono natalizi agli anziani (2.500); sospensione della convenzione con l’Unione montana del Comelico per il funzionamento dell’Ufficio informazione turistica (14.550); razionalizzazione delle spese per l’acquisto di beni e servizi.

Nella relazione, il responsabile dei servizi dell’area finanziaria, tecnica e lavori pubblici e quello dell’edilizia privata e amministrativa demografica, rispettivamente il sindaco Oscar Meneghetti e Giuseppe Perin De Iaco, assieme al precedente segretario comunale, Giovanni Marino, spiegano che l’illustrazione delle azioni valutate per ridurre o contenere il disavanzo sono state prese a seguito degli incontri con il personale e gli amministratori.

Nello specifico dello scuolabus i tre firmatari scrivono testualmente: «Attualmente il servizio è assicurato senza alcun onere a carico delle famiglie con figli frequentanti la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la secondaria di primo grado (in totale 31 studenti), al fine di promuovere la loro permanenza in un comune montano. Si rende ora indispensabile prevedere un’adeguata tariffa a carico degli utenti, in relazione ai costi sostenuti dal Comune per tale servizio; in tal senso, viene prevista per ciascun utente una tariffa media mensile di 20 euro e da questa misura si ritiene di poter incassare annualmente circa 5.500 euro». Mentre per la refezione scolastica si specifica: «Si prevede di aumentare le quote per il rimborso dei pasti in modo tale da dimezzare l’onere a carico del Comune e quindi ottenere un risparmio di circa 18 mila euro».
 

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