A Segusino si formano i malgari di domani: il via al 16 giugno un corso professionale

Venerdì 3 Giugno 2022 di Elena Filini
Un malgaro con le mucche

SEGUSINO - Malgari non si nasce: al via il 16 giugno a Segusino “I Custodi della Montagna”, la seconda masterclass di Alte Imprese Scuola Internazionale dei Formaggi di Montagna. Un ritorno alla terra e ai mestieri della montagna è in atto tra le nuove generazioni. Un trend che si lega ai fenomeni di ripopolamento dei piccoli borghi e delle frazioni, incrementa nuove professionalità e diversifica il mercato del lavoro.

Ma anche nei cosiddetti mestieri di bottega, la formazione superiore è fondamentale.

Il progetto di Segusino che forma i malgari del futuro

Così nell'Altamarca trevigiana si parte con un progetto di formazione completo e inedito: la scuola nasce da un'idea di Danilo Gasparini, docente di storia dell'agricoltura e dell'alimentazione presso l'Università di Padova. «Il progetto - racconta Gasparini - si fonda su una duplice riflessione: da un lato la consapevolezza che malgari e pastori sono i custodi della montagna, perché grazie al loro lavoro tengono in vita i pascoli, arginano l'espansione dei boschi, favoriscono la reintroduzione di razze locali adatte ai pascoli e garantiscono la conservazione della biodiversità e dei paesaggi; dall'altro l'urgenza di trovare una soluzione al fatto che, negli ultimi anni, questa professione del malgaro sta in realtà scomparendo, in tutto l'arco alpino, così come sugli Appennini, dove è difficile trovare persone disposte a fare i pastori o i casari». Allo stesso tempo però si registra una crescente consapevolezza diffusa dell'importanza e del valore socioculturale dell'economia d'alpeggio, esempio di una pratica rispettosa del benessere animale e dei ritmi delle stagioni, esempio straordinario di approccio sostenibile.

Essere malgari oggi è un lavoro che richiede consapevolezza

Consapevolezza che si è ulteriormente incrementata con la pandemia: dal bisogno di riavvicinarsi alla natura alla riscoperta del patrimonio naturalistico montano, fino alla volontà di cambiare vita, ritrovando dei ritmi più legati alle stagioni e alla natura. Alte Imprese - Scuola Internazionale dei Formaggi di Montagna si propone di conciliare questi due trend, aiutando chi vuole cambiare vita a sviluppare un approccio imprenditoriale alla gestione dell'alpeggio, tutelando la montagna e restituendo un riconoscimento sociale alla professione del malgaro e del pastore. «Con Onde Alte - commenta Massimiliano Ventimiglia, fondatore di Onde Alte - ci impegniamo a fare da cassa di risonanza e promuovere il valore di questo progetto così prezioso, che ci guida verso la conservazione e la diffusione di mestieri fondamentali per la salvaguarda della cultura casearia e dell'ambiente».

Tante le masterclass a Segusino per i malgari

La prossima masterclass I Custodi della Montagna supportata dal Comune di Segusino, Malga Molvine Binot, Coldiretti Treviso e Distretto del Cibo, partirà il 16 giugno e sarà suddivisa in un modulo online, che prevede 30 ore di formazione suddivise in 15 appuntamenti serali - due appuntamenti a settimana, dalle 20.30 alle 22.30 e un modulo esperienziale a Segusino, da mercoledì 31 agosto a sabato 3 settembre all'Ostello Sant-Jory a Miles e sugli alpeggi di Malga Molvine-Binot.

«Non si tratta di un corso solo per casari - aggiunge Gasparini - ma di una proposta formativa che vuole ispirare una visione innovativa dell'alpeggio, con l'obiettivo di promuovere l'imprenditorialità e la gestione di una malga in chiave moderna e multifunzionale, coniugando diverse competenze: la conoscenza del pascolo e degli animali, la lavorazione del latte ma anche il quadro normativo, alcune competenze di management e di comunicazione, per raccontare il territorio e i prodotti, il tema dell'accoglienza e la capacità di fare rete, includendo le diverse figure di questa filiera, guardando anche a quello che succede al di fuori dei nostri confini nazionali».

Malgari sulla via del pascolo d'alpeggio

Esiste infatti una via del pascolo d'alpeggio che unisce Pirenei, Alpi, Appennini: da qui l'ambizione di mettere in relazione più iniziative costituendo una rete di esperienze e di competenze decisive per lo sviluppo del territorio montano. Nel modulo esperienziale infine si sperimenterà la vita in alpeggio confrontandosi, con un'esperienza sul campo, sulla conduzione delle mandrie, la tecnica casearia, la valutazione organolettica dei formaggi

Ultimo aggiornamento: 4 Giugno, 10:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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