SAN POLO DI PIAVE - Scritte in arabo sul campanile: per stavolta non c'è da preoccuparsi. A dirlo è il sindaco Diego Cenedese, dopo che le parole in arabo comparse a settembre sulla facciata del campanile sono state puntualmente tradotte. Nulla di denigratorio o di minaccia nelle scritte arabe apparse sul campanile, due parole tracciate con lo spray. «Oggi in concomitanza con i recenti eventi di violenza verificatesi in Francia - commenta il sindaco - ci si chiede se esistano segni di intolleranza anche sui nostri territori. Ebbene la risposta sembra essere no». Il sindaco riferisce che «non appena rinvenute le scritte ci siamo attivati per ottenere la traduzione e una credibile interpretazione oltre ad aver allertato le forze dell'ordine in merito alla ricerca degli ignoti che avevano commesso l'atto; al di là della deprecabile azione non sembra vi siano messaggi di minaccia: le due parole infatti sembrano senza apparente connessione tra loro, né di significato, né di grammatica».
Ultimo aggiornamento: 13:00
© RIPRODUZIONE RISERVATA Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".