San Fior, torna il villaggio di Natale da Oscar: centomila luci, un chilometro e mezzo di cavi e due mesi di lavoro Video

Venerdì 8 Dicembre 2023
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di Pio Dal Cin

SAN FIOR (TREVSO) - Natale da Oscar. Via Diaz, in centro, torna ad essere la strada più frequentata della sinistra Piave. Famiglie, bambini, pullman di curiosi attratti dal tam tam mediatico che ogni anno rilancia sul web e sui social le immagini di un parco “sommerso” dalle luci di Natale. Centomila luci, un chilometro e mezzo di cavi elettrici e due mesi di lavoro.

Il villaggio di Natale di Oscar

Oscar Bontempo, 75 anni, ha riallestito, dopo due anni di fermo dovuti al Covid e al caro bollette, il suo meraviglioso parco fatto di colori e luci, piccole e grandi. Lo spettacolo è assicurato fino al 7 gennaio, giorno in cui terminano le vacanze di Natale. Nel suo regno che ogni anno richiama migliaia di persone da ogni dove durante il periodo natalizio, Oscar afferma: «Arrivano da tutte le regioni. Pullman e scolaresche, famiglie dal Veneto alla Campania, dall’Austria e dal Friuli. Negli anni pre Covid se ne andavano tranquillamente sei ettolitri di vin brulé. Oggi non lo faccio più perché, dopo 42 anni, sta diventando un impegno sempre più grande. Sono solo e i dolori non mi permettono più di essere attivo come un tempo. Andrò avanti comunque fino a quando la salute me lo consentirà» conclude che nell’ultimo anno, il 2020, ha stimato circa 40mila visitatori. Oscar ha iniziato per caso l’anno in cui è nata sua figlia: ha allestito il giardino di casa con alcune luci per festeggiare l’arrivo della sua bambina. Di anno in anno ha aggiunto nuove luci e addobbi, fino ad arrivare a quello che si può ammirare gratuitamente a pochi metri dal municipio. Sono i bambini i fan più fedeli, che si godono lo spettacolo con grande gioia, ma anche gli adulti restano impressionati da questo tripudio di colori e luci che invade il centro di San Fior. L’accensione del parco luci avviene alle 17, appena tramonta il sole. Descrivere ogni installazione è difficile, ma il colpo d’occhio è assolutamente uno di quegli spettacoli che lasciano a bocca aperta. «Non ho mai voluto aiuto da nessuno - ribadisce Oscar - Quest’anno la Banca della Marca si è offerta di aiutarmi a pagare la bolletta della luce, e ho accettato volentieri. Tengo a precisare che non ho mai accettato offerte in denaro che i visitatori volevano lasciarmi. Preferisco che rimanga una cosa spontanea e gratuita, nello spirito del Natale, sperando che porti un sorriso di pace a tutti, specialmente ai più piccoli che sembrano apprezzare molto quello che vedono qui e lo dimostrano con i loro volti sereni e felici. Questa è la più bella ricompensa per questo grande lavoro».

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