Pistola puntata alla testa: «Fuori l'incasso», rapina a mano armata al minimarket

Venerdì 17 Luglio 2020
Pistola puntata alla testa: «Fuori l'incasso», rapina a mano armata al minimarket
TREVISO - Sorpreso nel suo negozio di alimentari da due banditi, spinto con le spalle al muro e minacciato con una pistola puntata alla testa da uno dei malviventi. Minuti di autentico terrore quelli vissuti nella tarda serata di mercoledì 15 luglio da un commerciante bengalese, Mosammed Laily Akter, titolare del negozio di alimentari Sadia Minimarket di via Gasparinetti, nel quartiere trevigiano di Santa Maria del Rovere. In questa piccola traversa tra via Salsa e via 55° Reggimento Fanteria gli interventi delle forze dell'ordine stanno cominciando a essere tristemente frequenti: qualche giorno fa al bar Da Orazio - il ritorno, che si trova a un paio di civici di distanza sulle stessa via, la sezione amministrativa della Questura di Treviso ne aveva imposto la chiusura per cinque giorni, a causa di una grave aggressione subita, avvenuta lo scorso 18 maggio, da una residente che protestava, come altri cittadini, contro le intemperanze dei frequentatori di quel locale.

IL PIANO
I malviventi, consapevoli di avere campo libero proprio per la forzata chiusura del bar, hanno avuto gioco facile a pianificare e mettere in pratica una rapina a mano armata come non se ne vedevano da tempo nel quartiere trevigiano, divenuta negli ultimi due decenni una zona popolata da moltisssimi cittadini bengalesi e cingalesi che lavorano onestamente e da molti anni gestiscono le loro attività commerciali nel quartiere. Per questo motivo gli altri negozianti non hanno fatto mancare la loro solidarietà, mista ovviamente a preoccupazione per l'accaduto. Sull'episodio indagano ora gli uomini della squadra mobile della Questura di Treviso che hanno acquisito i filmati dell'impianto di videosorveglianza presenti nel negozio e visionato gli altri occhi elettronici installati in zona, a caccia di indizi utili per dare un nome e un volto ai due malviventi. 

L'AGGUATO
Erano circa le 21.45 quando i banditi sono entrati in azione. I malviventi hanno atteso che il negozio fosse vuoto e, quando il proprietario è rimasto solo, hanno fatto irruzione, sorprendendolo. I due, con il volto travisato da caschi integrali, mascherina e guanti, hanno spinto il malcapitato contro il muro, minacciandolo con una pistola che gli è stata puntata alla testa. Il negoziante, terrorizzato, non ha neppure potuto abbozzare una reazione o urlare, tanto era gelato dal terrore. I rapinatori hanno prima chiesto di vuotare le tasche e di consegnargli il portafogli, poi di consegnare l'incasso. Erano i soldi di quattro giorni di lavoro: oltre 5mila euro. Il proprietario del negozio, dopo aver consegnato i soldi, non ha potuto far altro che allertare la polizia che è immediatamente intervenuta con alcune pattuglie della squadra volanti. I malviventi parlavano con accento straniero, quasi certamente non erano italiani: una volta usciti dal minimarket sono scappati via a piedi: è probabile che la moto (o l'auto, impossibile per ora saperlo) da loro utilizzata fosse nascosta in una viuzza poco distante.
 
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