Colline Unesco: la tesi di Chiara tra storia, natura e “turismo lento”

Giovedì 29 Settembre 2022 di Giovanni Carraro
Chiara Fozzato si è laureata all'Università di Padova con una tesi sul Cammino della Colline del Prosecco

CONEGLIANO - Quand’era bambina, durante le vacanze estive a Soligo nella casa di nonna Luigina, era solita osservare la lunga serie di colline che appaiono in lontananza piuttosto che dedicare il suo tempo ai giochi con le amiche. E seguire con lo sguardo il loro profilo, immaginando un giorno di poterle percorrere a piedi nella loro interezza, da ovest ad est. Immagini rimaste impresse nella mente, talmente tanto da diventare qualche anno dopo il tema principale della sua tesi di laurea. Chiara Fozzato, 22enne veneziana, ha scelto proprio le piccole montagne della pedemontana trevigiana come fonte di ispirazione per gli studi, mettendo nero su bianco quelle sensazioni di camminare tra la natura che hanno alimentato i suoi sogni fin dall’infanzia e che le hanno permesso di conoscere le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2019.

Ma l’obbiettivo era ancora più ambizioso. «Non ho voluto solo studiare a fondo le origini geologiche, l’evoluzione, l’antropizzazione delle Colline del Prosecco - spiega la Fozzato - Il mio obiettivo era quello di soffermarmi in particolare sull’imminente Cammino delle Colline del Prosecco che tra qualche mese richiamerà turisti da tutto il mondo a passeggiare sul crinale delle colline da Vidor a Vittorio Veneto in quella che viene chiamata Core Zone UNESCO».

Un lungo e faticoso percorso di studi concluso mercoledì 14 settembre dinnanzi alla commissione dell’Università di Padova, dove Chiara ha ottenuto l’ambita corona d’alloro discutendo la tesi intitolata “Valorizzare il territorio attraverso il turismo dei cammini: il caso studio delle Colline del Prosecco”, assistita dalla prof. Benedetta Castiglioni.

La tesi si suddivide in tre capitoli. Nel primo viene affrontato il tema del “turismo lento” come elemento base di tutti i cammini per far vivere un’esperienza unica, fuori dal turismo di massa e al contatto con la natura e con la popolazione locale. Si approfondisce, in particolare, l’evoluzione dei cammini dagli antichi pellegrinaggi mossi da esigenze religiose verso i principali luoghi di culto come Gerusalemme o Santiago di Compostela, fino all’età contemporanea in cui le motivazioni che spingono il turista ad affrontare un cammino non sono solo di tipo spirituale, ma si allargano al desiderio di conoscere nuovi luoghi, all’interesse culturale, alla ricerca del benessere psicofisico, alle esperienze enogastronomiche o semplicemente al trekking in senso stretto. Nel secondo capitolo della tesi, Chiara analizza il territorio delle Colline del Prosecco con approfondimenti demografici e analisi geologiche e morfologiche, evidenziando le caratteristiche che hanno portato all’iscrizione dell’area nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, elementi di unicità rappresentati da tre capisaldi paesaggistici: la particolare conformazione delle colline parallele tra di loro denominata “hogback”, la presenza dei terrazzamenti di terra detti ciglioni e il paesaggio a mosaico caratterizzato dall’alternanza di vigneti e boschi. Un unicum a livello mondiale.

L’ultimo capitolo, il più rappresentativo della tesi, è dedicato interamente al Cammino delle Colline del Prosecco. A piedi in quattro tappe da Vidor a Vittorio Veneto. Quattro giorni staccando la spina. Cinquantun chilometri a passo lento. Chiara Fozzato ci porta con la mente in un vero viaggio sul crinale delle piccole montagne trevigiane. «Questo cammino ha le basi per soddisfare un’ampia clientela di escursionisti, da coloro che lo percorreranno per svolgere dell’attività fisica, a chi vuole invece stare a contatto con la natura e scoprire i territori della Grande Guerra ed infine per tutti quelli che vorranno scoprire i prodotti locali ed in particolare il vino. Inoltre, rispetto ai grandi cammini internazionali come Santiago di Compostela o la Via Francigena, il Cammino delle Colline del Prosecco, pur essendo di durata più breve, permetterà comunque di vivere un’esperienza da camminatore anche per chi non ha a disposizione molto tempo». La voglia di conoscere, di viaggiare, di vivere tra la natura di cui parla la Fozzato, si rispecchia perfettamente nella citazione che ha voluto inserire nell’apertura della tesi: «il cammino è un viaggio, la vita stessa è un viaggio, dunque il cammino è la metafora della nostra vita». 

Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 19:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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