TREVISO - Tra le roccaforti di Fratelli d'Italia nella Marca c'è Valdobbiadene, nel cuore delle colline del Prosecco, patrimonio dell'Unesco. Qui il partito della Meloni ha raggiunto il 42,20%, e in quasi tutti gli altri comuni della core zone supera il 30%, con il peggior risultato - se così si può dire - a Vittorio Veneto, dove si ferma al 26,69%. Questo territorio che oggi vede la Lega inseguire FdI tra il 13,94% nella città della Vittoria e il picco di 22,77% registrato a Refrontolo, quattro anni fa aveva tutt'altro panorama, con un Carroccio dominante. Alle politiche del 2018 a Refrontolo un elettore su due votava il partito di Salvini, e i Fratelli si accontentavano di un modesto 2,34%. Nella stessa Valdobbiadene superavano a malapena il 4%, con la Lega al 44,42%. Oggi le posizioni si sono (quasi) invertite. Eppure verrebbe da pensare che l'iscrizione del territorio nel 2019 nel registro dell'Unesco e la prospettiva di un milione di turisti all'anno garantissero alla Lega una rendita di posizione. «Ma qui la gente non lo ritiene un risultato della Lega, ma di Zaia - spiegano dalle colline - Se potessero lo rivoterebbero subito».
La cosa risulta ancora più chiara sentendo il sindaco di Valdobbiadene, Luciano Fregonese (eletto con una civica, non nasconde di essere politicamente orientato al centrodestra): «Dopo il risultato di domenica sono andato a ricontrollare i dati delle regionali del 2020. Qui la coalizione che sosteneva Zaia ha raccolto l'84% dei voti. Ma se si va a vedere la composizione, si nota che la Lista Zaia ha preso il 34,15%, la Lega l'11,05% e Fratelli d'Italia il 38,03% (e Forza Italia l'1,1%, ndr). Per cui c'è stata sì una crescita di FdI, ma qui non è stata una sorpresa». Allora però l'exploit rimase limitato alla sola Valdobbiadene, perché negli altri comuni delle colline la percentuale di FdI andava dal 4,01 all'11,11%, segnando comunque una crescita rispetto alle politiche. Questo perché nella cittadina amministrata da Fregonese va calcolata la variabile Razzolini: «Quell'anno venne candidato alle regionali e raccolse moltissimi voti. È un amministratore e un politico che ha lavorato molto sul territorio e poi ha raccolto i frutti». Non a caso Meloni lo scorso novembre è venuta proprio a Valdobbiadene, dove ha incontrato i viticoltori incassando applausi per le sue parole a difesa di una eccellenza come il Prosecco. «Per come la vedo io, la fiducia e il sostegno a Zaia non cambiano - sottolinea Fregonese - Diverso il discorso quando si parla di politica nazionale. Qui c'è un elettorato di centrodestra che sostiene Zaia, che ha l'appoggio di FdI, e alle politiche ha scelto direttamente Meloni». Fregonese però non legge in questo un messaggio a Salvini. O almeno non solo. «Per come la vedo io c'è stata una scelta a livello nazionale che ha premiato Meloni e non Salvini». Che il risultato sulle Colline sia in buona parte un riverbero dell'ondata nazionale lo ritiene il sindaco di Vittorio Veneto, il leghista Antonio Miatto: «Sono fenomeni ciclici a cui assistiamo: c'è stata un'ondata della Lega, una con Renzi, una dei Cinque stelle; ora è il turno di Fratelli d'Italia».
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