Paga un cucciolo di cane mai consegnato, ma a processo arriva un quarto d'ora in ritardo: nel frattempo l’imputato viene prosciolto

Martedì 24 Ottobre 2023 di Maria Elena Pattaro
LA VITTIMA AVEVA SBORSATO 500 EURO PER UN CUCCIOLO DI CANE MALTESE, MAI ARRIVATO A DESTINAZIONE

PREGANZIOL (TREVISO) - Ritarda di un quarto d’ora e nel frattempo il giudice proscioglie l’uomo che l’aveva truffata, spillandole 500 euro per un cucciolo di cane maltese. Il motivo? La sua assenza in aula è stata interpretata come una tacita remissione di querela. Il contrattempo di ieri mattina è costato caro a una cittadina di Preganziol, che ha perso al fotofinish con la legge Cartabia. Alla sbarra, con l’accusa di truffa, c’era P. C., 44 anni, originario di Caserta. La donna lo aveva denunciato nel 2018 perché aveva millantato su un sito di annunci la vendita di un cucciolo di razza. L’ignara acquirente aveva versato un acconto e poi il resto della somma pattuita ma il cagnolino non era mai arrivato a destinazione. Così la vittima si era rivolta ai carabinieri. All’epoca le truffe online - piaga della Marca - venivano perseguite d’ufficio. La legge Cartabia ha cambiato le regole: si procede solo su querela. Nel caso di procedimenti avviati prima della riforma, la vittima deve rinnovarla entro un tempo limite. 

La donna era stata avvisata nella precedente udienza: il processo sarebbe andato avanti solo se si fosse presentata in aula il 23 ottobre e avesse rinnovato esplicitamente la querela già presentata. Detto fatto: la donna è arrivata in tribunale, ma fuori tempo massimo. Il giudice aveva già emesso, 15 minuti prima, la sentenza di non doversi procedere per tacito ritiro della querela. Al danno pecuniario dai 500 euro spillati, si aggiungeva dunque la beffa di vedere il responsabile farla franca. Un intoppo dovuto forse a un treno o a un autobus non in orario o forse alla difficoltà di trovare parcheggio: chissà...Sta di fatto che il processo è evaporato in una bolla di sapone. Per la donna è stata una doccia fredda. A maggior ragione vista la sua volontà di ottenere giustizia per il raggiro subìto.

Il 44enne aveva messo un annuncio su un sito internet per la vendita di un cucciolo maltese. Sembrava un’inserzione affidabile, con tanto di foto del cagnolino e un numero di telefono da contattare. Il sedicente proprietario prometteva anche il pedigree e la spedizione dei documenti per il passaggio di proprietà. La donna lo aveva contattato e aveva pattuito una somma di circa 500 euro. Peccato che il 44enne, una volta intascata la cifra, si sia reso irreperibile come sempre accade nei raggiri online.

Dopo qualche giorno il sospetto di essere caduta in un tranello è diventato una certezza, tanto da spingerla a denunciare il fatto ai carabinieri di Mogliano. 

Ultimo aggiornamento: 16:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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