La pediatra: «Marwa aveva un'allergia alla polvere ma stava bene».Giovedì l'autopsia

Mercoledì 17 Marzo 2021 di Benedetta Basso
I genitori e il fratellino di Marwa_el_Ankoud

POSSAGNO - «L'ho vista solo una volta dal 2018 ad oggi ed un'altra nel 2016. Non c'erano gravi problemi. Marwa stava bene» spiega la dottoressa Luigia Alfonsi, pediatra della giovane El Ankoud, morta domenica notte a soli 14 anni nella sua casa a Possagno, per cause ancora in corso di approfondimento. «Le facevo avere le ricette per acquistare il farmaco che teneva sotto controllo la sua asma -continua la dottoressa, specializzata in allergologia e pneumologia pediatrica- un'asma e una rinite che erano dovute ad un'allergia da acaro e polvere, non così grave da poter spiegare un attacco tanto forte, che ha portato la giovanissima ad una morte improvvisa».

Sarà solo l'autopsia, che verrà affidata probabilmente domani al medico legale, a chiarire il motivo del decesso della quattordicenne.

«Anche i medici del Suem, che hanno tentato di salvarla, hanno escluso una crisi asmatica e hanno deciso di praticare sulla giovane una rianimazione cardiocircolatoria» afferma la dottoressa Alfonsi, che ieri mattina ha chiamato i genitori per fare loro le condoglianze.

LA MADRE «Ieri mattina siamo stati all'ospedale di Montebelluna - afferma la madre, affranta dal dolore- Mi hanno chiesto se volevo vederla, ma non ce l'ho fatta. È andata mia sorella al posto mio». La famiglia è di origine marocchina e di religione musulmana e i funerali seguiranno, perciò, il loro rito. «Sarà vestita con un velo bianco e sarà seppellita nel cimitero di Possagno. Così resterà sempre vicino a noi e potremo andarla a trovare quando vogliamo, soprattutto in questo periodo, in cui non ci è permesso uscire dal Comune» sussurra, tra le lacrime, la madre di Marwa. Lei e suo marito non credono che sia stata stroncata da una crisi d'asma. «La mia bambina ha problemi di questo tipo da quando è nata - puntualizza la madre Nadia- non ha mai avuto una forte crisi. Si sentiva quando stava male». «Questa volta era tutto normale ma il suo grido e un attimo dopo era morta- prosegue rivivendo quei terribili istanti- quando si è spostata dalla camera al balcone sembrava volesse prendere aria e si era tolta la maglia rimanendo in canottiera. Poi, come se sapesse di morire, ci ha salutati, si è accasciata a terra e ha smesso di respirare».

IL CORDOGLIO In questi giorni in tantissimi si sono stretti attorno alla famiglia: dai parenti agli amici, dagli ex maestri delle elementari di Marwa, ora maestri del suo fratellino più piccolo, ai professori dell'istituto alberghiero che frequentava per diventare cuoca. La giovane Marwa oltre alla passione per la cucina, coltivava anche quella per la musica e suonava il flauto proprio alla scuola di Possagno. Ora la famiglia attende con ansia l'esito dell'autopsia per poter dare l'ultimo saluto alla loro bambina. «Voglio che finisca questo incubo, sapere cosa è successo e salutare mia figlia per l'ultima volta» conclude la madre, che in quella notte terribile ha chiamato i soccorsi e poi si è piegata al dolore e allo choc. 

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