Poesia e musica d'autore nella casa rosa di Goffredo Parise

Giovedì 9 Giugno 2022 di Paolo Piovesan
Inesauribili Bisbigli

TREVISO - Gli inesauribili bisbigli presenti nella poesia Lungo la polvere sospesa di Luciano Cecchinel, vincitore del premio Viareggio 2020, sono quelli che «ogni vita andata», nel corso della propria esistenza, imprime indelebilmente nei propri luoghi e nella storia. Da oggi in scena la prima edizione del festival: Inesauribili Bisbigli: nella casa delle Fate tra poesia e musica d'autore che mantenendo nel nome la suggestiva immagine dell'autore trevigiano, non manca di reinterpretarla: non si tratta più esclusivamente di testimonianze di un lontano passato bensì di un momento di contaminazione in cui musica, poesia e performance si alterneranno, con uno sguardo soprattutto ai grandi artisti di quel prolifico e intenso scenario che il Nordest italiano ha prodotto negli ultimi vent'anni.

Così, il festival, a cura dell'associazione culturale ArtAttiva, si pone come un anticipo d'estate nel segno della musica e della poesia con sede a Salgareda (Treviso) e più precisamente nella Casa delle Fate, la piccola dimora rosa sul greto del Piave nella quale Goffredo Parise visse negli anni '70, ispirandolo a scrivere i celebri Sillabari.

L'evento si articolerà in quattro giornate, da oggi a domenica, ciascuna caratterizzata da una o più esibizioni artistiche: ad aprire sarà Cristiano Godano con Parole e musica, uno spettacolo in solitaria in cui il frontman dei Marlene Kuntz si racconta in parole e canzoni; domani andrà in scena il Collettivo Paolo Benvegnù con Delle inutili premonizioni vol.2, un concerto teatralizzato alla ricerca delle radici musicali dell'ex frontman degli Scisma, dalla new wave anni Ottanta alla carriera da solista; sabato aprirà con Da sponda a sponda, pièce di teatro-canzone a cura del gruppo musicale Le Ombre di Rosso, tratta dall'album che ha messo in musica l'omonima raccolta poetica di Cecchinel. Allo spettacolo prenderà parte lo stesso autore trevigiano in collaborazione con l'attore Andrea Fontanelli. A seguire, nel corso della stessa giornata, sarà la volta di Giulio Casale, che a vent'anni dall'esordio ripropone sullo Zero, lo spettacolo che rappresentò l'inizio della sua carriera da solista dopo la lunga e prolifica esperienza negli Estra. È lo stesso musicista trevigiano a raccontarci: «Ho deciso di riprendere sullo Zero a vent'anni dall'esordio per vari motivi. È stato il mio primo spettacolo di teatro-canzone, dal quale molto è scaturito; molte persone lo hanno richiesto, segno che è ancora attuale; è legato al territorio, o meglio al nostro rapporto con la Terra».

ALL'ALBA
L'ultimo appuntamento della kermesse sarà all'alba di domenica con la performance Respira di Erica Boschiero. L'artista cadorina naturalizzata trevigiana, considerata una delle voci più intense e sofisticate nel cantautorato femminile italiano, sostiene l'essenzialità del respiro elevato a «chiave di lettura del nostro presente, vita che ci abita dentro nonché primordiale avvio del nostro parlare e conoscerci». È significativo, infine, mettere in luce come il festival non si limiti all'esibizione e fruizione artistica ma nasca a tutti gli effetti dalla genuina volontà di far incontrare e interagire mondi diversi, come afferma lo stesso direttore artistico Marco Olivotto: «Il Festival sarà un evento per il nostro territorio che vedrà il coinvolgimento di cittadini, attività produttive e associative locali ma, allo stesso tempo, offrirà una proposta artistica e culturale a livello nazionale. In questi giorni ci sono arrivate tante richieste da fuori regione per essere presenti alle serate. È evidente quanto tutto questo ci galvanizzi e ci renda orgogliosi del lavoro che stiamo facendo».
 

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