TREVISO - Due crolli in scuole venete a poche ore di distanza uno dall'altro: oltre a Mirano anche all'interno dell'istituto "Fermi" di Treviso, in via San Pelajo, lunedì durante lo svolgimento di una lezione, è crollato parte del controsoffitto, fortunatamente senza causare feriti. Sempre all'interno dello stesso istituto ha ceduto poi un pannello del soffitto nei bagni. Sotto accusa c'è la scarsa manutenzione del plesso: a causa del maltempo di venerdì scorso si registrano peraltro altri danni e allagamenti alle elementari Prati, Volta e all’asilo Andersen.
«Per fortuna nessun alunno e nessun docente è rimasto coinvolto sia a Mirano che a Treviso - commenta l'assessore all'Istruzione Elena Donazzan - ma 4 crolli in una settimana sono di un campanello di allarme: è il risultato inaccettabile dei continui tagli dello Stato agli enti locali.
Paura in classe, crolla controsoffitto
durante la lezione al Fermi
Martedì 18 Ottobre 2016
Comuni e Province non hanno più un euro da investire in manutenzione». Treviso e Mirano seguono a breve gli episodi di Sottomarina e Padova «Su 3800 plessi scolastici in Veneto, ben 1884 necessitano di interventi di messa a norma, messa in sicurezza e manutenzione. In pratica due scuole su tre», dichiara l'assessore, attingendo ai dati dell'anagrafe scolastica regionale. Il Veneto è stato infatti una delle prime regioni in Italia a censire nel 2010 i propri edifici scolastici e a catalogarne lo stato di salute e le necessità strutturali. Sono gli enti locali, i più vicini territorialmente alle proprie scuole, i primi ad occupare delle condizioni strutturali dei plessi scolastici, per sensibilità e attenzione verso la proprie comunità ma da anni i Comuni hanno i bilanci sempre più strangolati dal patto di stabilità, e le Province, con la riforma Delrio, hanno subito la beffa di dover far fronte a competenze fondamentali come l'edilizia scolastica senza ricevere più trasferimenti».
