Tenta di uccidere la moglie con il mattarello ad Oderzo. Lei lo aveva perdonato e riaccolto in casa

I due si stavano separando ma la donna ha deciso di dargli una seconda opportunità facendo anche decadere il divieto di avvicinamento

Domenica 6 Novembre 2022 di Annalisa Fregonese e Valeria Lipparini
Tenta di uccidere la moglie, lei lo aveva perdonato
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ODERZO (TREVISO) -  I litigi erano all'ordine del giorno nella coppia tunisina residente da decenni a Oderzo. Lui era già stato condannato per lesioni e maltrattamenti nei confronti della moglie. Poi, la violenza è esplosa di nuovo, venerdì mattina. Il 58enne A.S. ha colpito la compagna alla testa con un mattarello da cucina. E ha chiamato i carabinieri dicendo: «Venite, ho ucciso mia moglie». Credeva di averla ammazzata. Invece, la donna, 46 anni, è ricoverata in prognosi riservata al Ca' Foncello. Liti che erano state la causa dell'istanza di separazione presentata dalla donna davanti al Tribunale di Treviso. Non ce la faceva più. Forte della condanna subita dal marito un paio di anni prima, si era rivolta al Tribunale decisa a dividere la sua vita da quella di un uomo che riteneva violento. Ma, ci aveva ripensato. Aveva deciso di fare un passo indietro. E di accogliere nuovamente il marito sotto il tetto coniugale. I due coniugi si erano riconciliati davanti al giudice e lei aveva rinunciato alla separazione. Da un paio di mesi erano tornati ad abitare insieme, nella casa di Oderzo. Lei aveva deciso di riprovarci, complice la presenza dei figli.

Unita al fatto che il marito aveva trovato nuovamente lavoro come magazziniere. E da giugno la famiglia si era ricomposta.

 

I fatti

Poi, venerdì è scoppiata nuovamente la rabbia, che covava probabilmente sotto la cenere. Il motivo? Sempre lo stesso. Secondo lui, la donna sperperava i soldi al gioco e trascorreva parte della giornata davanti alle macchinette mangia-soldi. Così, era esplosa la violenza cieca. Armato del primo oggetto che aveva trovato in casa, un mattarello da cucina appunto, l'ha colpita ripetutamente fino a provocarle un trauma cranico e facciale che impensierisce i medici del Ca' Foncello che hanno in cura la 46enne. La donna sarà sottoposta nell'arco delle prossime ore ad una serie di accertamenti diagnostici, ma ieri era vigile e i medici non disperano che possa recuperare in fretta. L'uomo, intanto, è stato arrestato per tentato omicidio e si trova in carcere, a Santa Bona. La convalida è fissata per domani mattina e il suo avvocato, Giuseppe Muzzupappa, lo sentirà poco prima. «Devo confrontarmi con il mio assistito - dice il legale - e capire esattamente cos'è successo venerdì mattina. Sono però propenso a chiedere la derubricazione del reato da tentato omicidio a lesioni colpose. Sicuramente non voleva uccidere e ha colpito in preda a un raptus». E poi aggiunge: «Se avesse voluto ucciderla avrebbe impugnato un coltello, che in cucina non mancano. O comunque uno strumento capace di procurare la morte di una persona. Non certo un mattarello. Il suo è stato un gesto istintivo».

I vicini di casa

L'episodio ha avuto vasto eco e gli inquilini del condominio sono ancora sgomenti. «A giugno la moglie se l'era ripreso in casa. Il divieto di avvicinamento era decaduto dopo che aveva patteggiato la pena per la violenza avvenuta nel 2019. L'aveva fatto per amore dei figli - riferisce una vicina di casa - E forse perchè era dura tirare avanti con un solo stipendio, allevare i figli e pagare il mutuo». La donna lavora come addetta tuttofare in una scuola materna. «Non è certo una donna dedita al gioco - dice un'altra vicina -. Mi è capitato di vederla qualche volta in tabaccheria, forse si prendeva un gratta&vinci ogni tanto. Nulla di più». Giulia Princivalli, capogruppo consiliare della civica OderzoBeneComune dice: «Solidarietà alla vittima dell'ennesima violenza maschile su una donna. Mi auguro possa riprendersi e ricevere l'aiuto necessario da parte delle istituzioni per potersi sentire sicura. Dobbiamo rompere i meccanismi di omertà che fanno sì che lopitergino-mottense sia il territorio con meno denunce di violenza di genere. Con un gruppo di donne opitergine manifesteremo il 25 novembre in occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della Violenza sulle donne».

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Ultimo aggiornamento: 21:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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