Ascom: «Sorpresa di Natale, regali boom, più richieste di personale da assumere»

Martedì 27 Dicembre 2022 di Paolo Calia
Ascom: «Sorpresa di Natale, regali boom, più richieste di personale da assumere»

TREVISO - «E' stato un Natale positivo, oltre le aspettative». All’Ascom, in attesa di dati e numeri ufficiali, le sensazioni dopo la prima ondata di regali, cenoni e pranzi di festa, sono ottime. Negozi e ristoranti pieni, indicatori che dipingono una curva degli affari in provincia in crescita.

E Dania Sartorato, presidente provinciale Ascom, ribadisce: «Al 31 dicembre, e visto che mancano pochi giorni le previsioni non cambieranno, chiuderemo l’anno con un più 4%». Il riferimento è al fatturato rispetto allo scorso anno, in costante crescita nonostante la crisi. 


GLI INDICATORI
Negozi pieni, così come ristoranti, osterie e pizzerie. Questo, in buona sostanza, il riassunto del Natale trevigiano 2022. «È stato positivo, non ce lo aspettavano così - conferma Guido Pomini, presidente del settore moda e abbigliamento Ascom - certo, adesso è ancora presto per avere qualche dato definitivo. La nostra categoria farà un bilancio dopo le feste. Ma facendo qualche telefonata con colleghi di Treviso, Conegliano, Montebelluna, Castelfranco, andando in giro per i negozi, la sensazione di tutti è che gli affari siano andati bene. Certo, chi non ha capacità di spesa non ha ovviamente speso. Chi invece ha avuto la possibilità di comprare qualcosa, lo ha fatto. Era da qualche anno che non si vedevano in giro così tante persone con le borsette piene di acquisti in mano». L’andamento del Natale ha colto un po’ di sorpresa. Le categorie del commercio, dopo due anni marchiati a fuoco dalla pandemia, erano a dir poco prudenti. E solo due mesi fa il clima generale non induceva di certo all’ottimismo: «Con gli aumenti che ci sono stati, sentivamo i sindaci annunciare tagli su feste luminarie - ricorda Pomini - tutti ragionamenti giusti. Poi però in tutti i comuni qualcosa è stato fatto. E questo ha di certo favorito il commercio. L’aria di festa induce sempre a fare qualche regalo, se uno ovviamente è in condizioni di farlo. Un quadro più chiaro di come sono andati gli affari lo avremo solo dopo l’Epifania, ma ripeto: le sensazioni sono senza dubbio buone».


L’ANALISI
Sartorato allarga la riflessione: «Le indagini fatte prima delle feste ci rimandavano un quadro positivo ma ancora condizionato dall’incertezza dovuta all’aumento delle bollette, ai timori legati al conflitto e alla situazione internazionale - osserva - invece il risultato sembra essere stato ancora superiore. Il settore della ristorazione, in queste feste natalizie, è andato molto bene. Tanti ristoranti e locali hanno registrato il tutto esaurito. Poi, come sempre, c’è chi ha lavorato di più e chi di meno. Ma la media è stata molto positiva. E così anche il commercio, che ha dato segnali di ripresa rispetto al passato nonostante la presenza costante delle vendite online: ormai un acquirente su due compra nel web. Ma è anche vero che tutte le attività si stanno attrezzando per avere il doppio binario di vendita: in presenza e online. E lo stesso consumatore non acquista solo via internet, ma anche nei negozi». Per Sartorato i segnali incoraggianti sono vari: «Il primo è la ricerca di personale in aumento. Prima era un fenomeno solo della ristorazione, adesso tutti i settori cercano figure professionali da assumere. Questo significa che i nostri imprenditori hanno fiducia, vogliono investire e portare avanti nuovi progetti. Le previsioni sono buone anche per la fine dell’anno. In questa settimana ci sarà ancora tempo per fare qualche regalo, poi i ristoranti sono in attesa delle ultime prenotazioni che, generalmente, vengono fatte a ridosso della festività. Le cene col menù prefissato continuano a essere le più gettonate, ma aumenta sempre di più la richiesta di menù alla carta. E le nostre attività si stanno attrezzando».

Ultimo aggiornamento: 17:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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